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donald Trump

La scusa che il mercato aspettava

Forse Macron ha solo fornito la scusa buona per far ripartire gli acquisti in Europa e in USA sostenuti da ottime trimestrali e dal buon quadro macro .

26 Aprile 2017 09:53
financialounge -  donald Trump elezioni Emmanuel Macron francia Marine Le Pen

Dopo Trump è la volta di Macron? Il mercato prende bene un risultato elettorale e si lancia al rialzo? Macron e Trump non si somigliano neanche un po’, ma rappresentano tutte e due una novità.

Con la differenza non da poco che il francese le elezioni le deve ancora vincere. Il primo giorno dopo il voto francese è stata l’Europa a tirare, il secondo è stata la volta di Wall Street. Dove stanno piovendo trimestrali stellari dai settori che sono le colonne dell’economia, come gli industriali, Caterpillar in testa. E anche in Europa le trimestrali che cominciano a uscire sono molto buone, indicando l’uscita da una fase di stagnazione degli utili che dura da sette anni.

Forse Macron non è il fattore, ma solo il catalizzatore di un mercato che non aspettava altro che una scusa per rimettersi a correre. Anche dal fronte macro i segnali sono incoraggianti, la reflazione globale continua, i tassi sono destinati a muoversi verso l’alto e le banche si preparano a beneficiarne vedendo all’orizzonte la ricostruzione dei margini. E il trading sui bond ricomincia a ingrossare i ricavi dei big di Wall Street con buone possibilità di un contagio europeo.

Il movimento è corale, il Nasdaq viola per la prima volta da sempre quota 6.000 in vista dei numeri dei colossi tecnologici che arrivano giovedì a mercati chiusi: Alphabet, Amazon, Microsoft, Intel.

Il tutto è condito da un dollaro che arretra tornando a livelli più equilibrati sull'euro ma recupera terreno sullo yen, dando ossigeno alle economie e ai mercati emergenti.
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