Quei vecchi cowboy che parlano ai computer

Negli ormai lontanissimi anni 60, quando un computer riempiva una stanza intera e i programmatori usavano fogliettoni di cartoncino bucherellati chiamati schede meccanografiche, c’era un linguaggio usato dagli stessi programmatori per parlare con le macchine automatizzate che si chiamava COBOL, vale a dire Common Business-Oriented Language, sviluppato appunto circa 60 anni fa e il cui insegnamento è ormai abbandonato nelle università americane, anche se c’è ancora qualcuna che tiene corsi specializzati. E non senza motivo.

Da allora infatti la tecnologia ha fatto immensi passi avanti, ma il vecchio COBOL resta cruciale per il funzionamento delle istituzioni finanziarie in tutto il mondo. Negli Stati Uniti tutto il settore finanziario, così come le grandi corporation e in parte lo stesso governo federale si affidano ancora al COBOL perchè è il linguaggio con cui sono stati scritti i programmi dei computer ancora negli anni 70 e 80 a cui si affida il sistema per qualcosa che vale 3 mila miliardi di dollari al giorno, mai completamente sostituiti.

Qui c’è il problema. Se qualcosa va storto sono sempre in meno quelli ancora vivi in grado di metterci le mani. E allora arrivano i Cowboys. La storia la racconta la Reuters: hanno 75 anni in media, stanno in Texas, e parlano il COBOL, perché lo hanno praticamente inventato loro. Veterani IT come Bill Hinshaw, 75 anni, 32 tra nipoti e bisnipoti, che corre in aiuto con la sua squadra dai capelli bianchi delle corporation che hanno i computer ingrippati e non ne vengono a capo. La COBOL Cowboys è stata creata nel 2013, un nome che richiama gli Space Cowboys del film del 2000, e ha come slogan: “Non è il nostro primo Rodeo”. E l’esperienza si paga: 100 dollari l’ora più le spese.