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Da Wall Street all’Europa, i gestori pronti alla grande rotazione

Gli strategist delle grandi case d’investimento si stanno sempre più convincendo che l’Europa abbia maggiori potenzialità di rialzo rispetto a Wall Street.

6 Aprile 2017 10:35
financialounge -  Europa mercati azionari Morgan Stanley Stoxx 600 Wall Street

La percentuale di strategist e investitori che preferisce le borse europee a Wall Street è sempre più ampia. Mentre le azioni degli Stati Uniti hanno registrato un vero e proprio rally da reflazione dall’inizio del mese di novembre, coloro che cercano rifugio dalle valutazioni eccessive dei titoli azionari gravitano verso l'Europa, che tratta attualmente a livelli meno esagerati.

Per esempio, la scorsa settimana gli strategist di Deutsche Bank AG hanno esortato gli investitori a ridurre le partecipazioni in titoli degli Stati Uniti a favore di azioni europee e lo stesso ha fatto BlackRock Inc. D’altra parte, mentre l'indice S&P 500 ha più volte scalato nuovi record nel corso dell’attuale rally, l’indice azionario europeo Stoxx 600 rimane ancora sotto dell’8% dai picchi di metà aprile 2015, lasciando più spazio per potenziali rialzi.

Gli analisti intravedono una possibile avanzata degli indici europei dopo le elezioni francesi. “L'Europa rappresenta un grande investimento a leva sulla reflazione globale” ha dichiarato un gestore di un portafoglio multi asset di una importante casa d’investimento americana in un'intervista a Bloomberg TV il 27 marzo scorso. “Abbiamo ridotto in parte l’esposizione alle azioni degli Stati Uniti - ha aggiunto il gestore - perché riteniamo che le aspettative ora siano eccessive. Al contrario, i dati macro economici provenienti dall’Europa sono piuttosto solidi e indicano che c’è ancora valore da sfruttare sui listini del Vecchio Continente”.

Gli strategist azionari di Morgan Stanley hanno aumento le loro previsioni di crescita degli utili per azione 2017 per l’MSCI Europe Index al 16 per cento, da una precedente proiezione del 12 per cento e alzato il target a 12 mesi dell’indice a 1.650 punti. Anche per gli esperti di Borsa di Societe Generale SA, guidati da Charles De Boissezon, l'indice S&P 500 ha ora un limitato potenziale di rendimento per i prossimi due anni, a differenza dei titoli azionari della zona euro che trattano a sconto del 47 per cento rispetto ai loro omologhi statunitensi in base al rapporto prezzo/patrimonio: percentuale che si confronta con uno sconto del 40 per cento negli ultimi dieci anni.

“La migliore prospettiva economica e l'inflazione, mescolata con un calo previsto dell'incertezza politica dopo le elezioni francesi, dovrebbe rendere l’Europa fortemente accattivante” hanno scritto gli specialisti di Societe Generale che, relativamente a Piazza Affari, prevedono che l'Indice FTSE MIB possa salire del 21 per cento fino a 24.500 punti entro la fine del prossimo anno.
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