Assogestioni

Fondi, le incertezze politiche europee fanno evitare gli azionari

28 Marzo 2017 11:27

financialounge -  Assogestioni mercati azionari PIR
ass="p1">I dati di febbraio di Assogestioni mostrano un ottimo stato di salute dei fondi con 4,1 miliardi di raccolta. Ma le imminenti elezioni politiche frenano gli azionari.

Dopo l’ottimo risultato di gennaio, mese nel quale avevano raccolto oltre un miliardo di euro, a febbraio i fondi azionari hanno accusato una raccolta negativa per 55 milioni.


Un risultato che sembrerebbe non essere giustificato dagli andamenti delle borse a febbraio (i principali indici azionari, da Wall Street all’Europa, dal Giappone all’Italia hanno infatti chiuso il mese in territorio ampiamente positivo, con rialzi tra i due e i cinque punti percentuali), quanto piuttosto dalle preoccupazioni circa l’esito delle imminenti elezioni politiche in Europa: in Olanda e, soprattutto, in Francia.


Le famiglie italiane, come dimostrano i dati appena diffusi da Assogestioni, hanno infatti preferito i fondi obbligazionari (2,8 miliardi), i flessibili (1,7 miliardi) e i bilanciati (1,1 miliardi) a dimostrazione che prediligono portafogli meno esposti direttamente sui listini azionari.


Peraltro, all’interno dei fondi flessibili e bilanciati trovano spazio sia i prodotti più innovativi dell’industria del risparmio gestito (dai multi asset ai prodotti con una scadenza prefissata, da quelli a cedola ai prodotti con una determinata protezione del capitale) e sia i PIR (piani individuali di risparmio). Questi ultimi, appena lanciati sul mercato e dedicati anche al finanziamento delle PMI italiane allo scopo di creare un collegamento diretto tra il risparmio delle famiglie e le piccole e medie imprese del nostro paese, offrono allettanti vantaggi fiscali e stanno cominciando a registrare buone adesioni da parte dei sottoscrittori.


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