Contatti

GAM

Borsa, la selezione vincente da un mix di titoli ciclici e difensivi

Dopo il recente rally di borsa che ha favorito gli asset a rischio, è necessaria una accurata selezione di titoli ciclici e una cernita di titoli difensivi sottovalutati.

16 Marzo 2017 09:29
financialounge -  GAM Gianmarco Mondani mercati azionari reflazione selezione titoli ciclici

Il trend reflattivo, che ha acquistato forza dopo l’elezione di Trump, ha sostenuto tutto quello che è legato agli asset di rischio ed ai settori ciclici, escludendo i titoli difensivi o i cosiddetti bond proxy (titoli come per esempio le utilities che, per dividendo e sensibilità ai tassi di interesse, sono paragonabili alle obbligazioni).

Ma ora, per Gianmarco Mondani, CIO del team azionario non direzionale di GAM, è probabile che i titoli ciclici che non riusciranno a raggiungere le alte aspettative soffriranno, mentre i difensivi che avranno dimostrato di essere stati ingiustamente penalizzati potrebbero andare incontro ad un solido rally.

Alla luce di questa visione del mercato, Gianmarco Mondani, sta impostando il portafoglio azionario non direzionale (ovvero non legato direttamente all’andamento degli indici di borsa), in modo da selezionare, all’interno dei settori ciclici quelli che abbiano ancora potenzialità di crescere e che non siano esposti a possibili delusioni sui futuri dati trimestrali.

“Nel complesso il nostro intento è stato quello di rendere il portafoglio non troppo esposto al ciclo, consapevoli dei rischi legati alle prossime tornate elettorali. Stiamo limitando di conseguenza tanto l’esposizione netta di settore quanto quella lorda” spiega infatti Gianmarco Mondani che continua ad avere fiducia in alcuni dei temi sui quali punta da qualche tempo: dalla crescita strutturale alla solidità dei bilanci e alla capacità di preservare la crescita sottostante nei mercati di riferimento.

Adesso il manager si sta tuttavia concentrando anche sulla ripresa nel settore delle costruzioni, sulle banche (selezionando le storie di ristrutturazione con una rinnovata solidità in seguito alla ricapitalizzazione), sulle attività nelle esplorazioni petrolifere e nel ritorno di un certo potere di determinazione del prezzo nel business del packaging in seguito alla riduzione della scorte.

Per contro Gianmarco Mondani è negativo sulle società che evidenziano problemi strutturali di eccesso di capacità e sulle aziende che risultano chiaramente perdenti per l’importazione di inflazione derivante dall’indebolimento della sterlina.

“Anche le società più esposte al raggiungimento di un picco del commercio internazionale e di una stretta nel reddito disponibile dovrebbero risultare penalizzate come pure le compagnie cicliche che, chiamate a annunciare risultati più robusti in scia al miglioramento del contesto macro economico deluderanno le attese” conclude Gianmarco Mondani.
Share:
Trending