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S&P500: nel 2017 a quota 2.300 punti grazie a sanità, hi tech e finanziari

La lunga fase rialzista dell’indice S&P500 che dura dal marzo 2009 potrebbe proseguire nel 2017 trainata da sanità, hitech e finanziari portando l’indice a 2.300 punti.

25 Novembre 2016 09:50
financialounge -  S&P500 settore finanziario settore sanitario settore tecnologico

L’attuale mercato rialzista di Wall Street ha registrato dal minimo del 9 marzo 2009 un rialzo del +229% ed è già il secondo più lungo della storia. Tuttavia, secondo diversi analisti, nonostante questa lunga durata potrebbe non essersi ancora concluso dal momento che, di norma, un mercato toro finisce con una bolla, una recessione catalizzata dall'aumento dei tassi di interesse o uno shock esogeno.

E, mentre la Fed sembra intenzionata a procedere con un graduale rialzo dei tassi, non sembrano esserci all’orizzonte né eccessi di valutazione, né segni evidenti di una recessione.

In questo scenario, ipotizzando che gli utili per azione (eps) delle 500 aziende dell’S&P500 si attestino nel 2017 a 126, l’indice S&P500 potrebbe spingersi fino a 2.300 punti, cioè circa cinque punti percentuali al di sopra degli attuali valori. Tenendo conto che il dividendo medio annuo dell’S&P500 oscilla intorno ai due punti percentuali, il rendimento complessivo dell’azionario USA per il 2017 potrebbe quindi aggirarsi intorno al +7%.

I più ottimisti arrivano ad ipotizzare un rialzo dell’S&P500 fino a quota 2.500 se tutte le migliori premesse sulle aspettative riguardo alla nuova amministrazione Trump si traducessero in fatti: dalla riforma fiscale agli incentivi a rientro dei capitali e degli utili delle multinazionali USA dall’estero, dagli investimenti nelle infrastrutture alle semplificazione delle norme in ambito fiscale ed energetico.

Al contrario, se le novità effettivamente introdotte da Donald Trump si rivelassero ben al di sotto delle aspettative, la Fed rialzasse i tassi in modo più aggressivo e gli utili delle imprese USA deludessero le stime, l‘S&P500 potrebbe ripiegare nel 2017 a 1.800 punti.

In tutti i casi, i settori da preferire dovrebbero essere i finanziari, la tecnologia e la sanità. Quest’ultimo settore ha sofferto molto la possibile elezione della Clinton (che si è dichiarata acerrima nemica del caro farmaci) e ora mostra valutazioni attraenti mentre i finanziari e l’hi tech sono i settori che storicamente registrano le migliori perfomance alla fine degli anni delle fasi rialziste di mercati. Da sottopesare invece utility, telecom e beni di prima necessità dal momento che risultano particolarmente sensibili al rialzo dei tassi.
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