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Strategie smart beta, un investimento intelligente che piace sempre di più

Una ricerca ha confermato che cresce l’interesse per le smart beta (strategie su indici costruiti con criteri di ponderazione diversi dalla capitalizzazione di mercato).

3 Novembre 2016 09:50
financialounge -  Invesco Invesco PowerShares Sergio Trezzi smart beta

Le strategie smart beta tendono a funzionare come previsto e quindi hanno il potenziale per fornire i risultati desiderati: il 96% degli utenti ritiene che gli investimenti smart beta abbiano soddisfatto le loro attese, con un incremento del 5% rispetto al 2015.

È uno dei risultati di maggior rilievo che emerge dalla nuova ricerca ‘Smart Beta, strumento di precisione e di controllo’, condotta dalla società indipendente CoreData per conto di Invesco PowerShares su un campione di 380 investitori (anche quelli che non utilizzano prodotti smart beta) in Italia, Regno Unito, Francia, Svizzera e Germania.

Si ricorda che gli smart beta sono i prodotti (prevalentemente ETF) che replicano gli indici costruiti con criteri di ponderazione diversi dalla semplice capitalizzazione di mercato (come, per fare qualche esempio, l’indice S&P500 di Wall Street o il Ftsemib di Piazza Affari): un approccio di investimento più elaborato che si propone di catturare una quota importante dell’extra rendimento rispetto ai titoli di stato (il cosiddetto ‘premio per il rischio’) che il mercato riconosce agli investimenti (asset class) cercando di minimizzare la volatilità sui portafogli.

Tornando ai risultati della ricerca, emerge anche un atteggiamento sempre più favorevole verso le strategie smart beta: infatti il 71% degli intervistati (l’11% in più rispetto al 2015) è convinto che diventeranno un investimento molto popolare nei prossimi anni. Inoltre le allocazioni degli utenti alle strategie smart beta dovrebbero aumentare: il 71% degli utenti ha infatti dichiarato che incrementerà l'allocazione alle strategie smart beta nel corso del tempo. Gli utenti che hanno partecipato alla ricerca hanno inoltre elencato diversi fattori legati al controllo del funzionamento degli smart beta, il primo dei quali è la trasparenza e il secondo la natura di queste strategie basata su norme sistematiche, mentre la diversificazione resta un obiettivo chiave.

“La fiducia degli utenti in queste strategie e il loro utilizzo sono destinati a crescere nel tempo: è questa la principale conclusione che si può trarre dalla lettura dei dati della ricerca. Nonostante gli investitori utilizzino le strategie smart beta in modo diverso, una conferma ulteriore della loro flessibilità, concordano nell'affermare che esse sono dotate del potenziale per realizzare gli obiettivi d'investimento stabiliti” ha infine commentato Sergio Trezzi, Head of Retail Distribution – Europe (ex UK), Middle East and LatAm, secondo il quale è diventato più semplice investire in strumenti smart beta grazie anche alla riduzione di alcune barriere.

** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da Invesco

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