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Fed e BCE, cosa fare dopo le loro ultime decisioni

L’accenno della Fed ad un possibile rialzo dei tassi entro fine anno muove il dollaro e i titoli del Tesoro USA, mentre i corporate bond euro sono sostenuti dalla BCE.

31 Agosto 2016 09:25
financialounge -  Amundi BCE Brexit Federal Reserve mercati obbligazionari tassi di interesse trimestrali

Poco più di due mesi fa l’esito del referendum britannico del 23 giugno, che ha visto l’affermazione dei sostenitori della Brexit, sembrava destinato a sconvolgere i mercati finanziari di tutto il mondo e a far passare una nuova estate di fuoco ai risparmiatori. Al contrario, almeno finora, l'estate sembra essere trascorsa piuttosto tranquilla. Lo shock iniziale della Brexit è stato infatti rapidamente riassorbito grazie, sostanzialmente, a due fattori.

Il primo, e sicuramente più rilevante, è quello relativo al nuovo allentamento monetario delle banche centrali che, in misura sia diretta (come nel caso della Banca Centrale Europea, della Bank of Japan e della Bank of England), che indiretta (Federal Reserve) si sono mosse per garantire la massima liquidità ai mercati e ulteriori misure di espansione economica.

In secondo luogo, la stagione dei risultati di bilancio del secondo trimestre 2016 si è rivelata migliore delle attese: basti pensare che, dopo diversi mesi, la revisione dei profitti aziendali è stata lievemente positiva sia in Europa che nei mercati emergenti.

Secondo gli esperti di Amundi, il solo accenno da parte della Federal Reserve di alzare i tassi dovrebbe continuare a esercitare pressioni rialziste sul segmento breve della curva dei tassi USA. Tuttavia, sempre secondo Amundi, il segmento lungo non cambierà in modo significativo perché i fattori tecnici di fatto lo impediscono: infatti, i flussi di acquisto da parte della Federal Reserve stessa e degli investitori giapponesi ed europei, sono molto sostenuti.

Leggermente diverso invece l’impatto sul cambio euro / Usd che attualmente oscilla in area 1,12 – 1,14: in base alle analisi di Amundi, il fixing euro / Usd potrebbe portarsi in area 1,10 mentre è prevedibile una reazione da parte delle autorità giapponesi visto il calo del cambio Usd / yen.

Per quanto riguarda, infine, il mercato obbligazionario, è interessante ricordare come la BCE, nelle prime tre settimane di agosto, abbia acquistato corporate bond per 4,6 miliardi di euro ed aumentato il numero delle nuove obbligazioni: sono state inserite 13 nuove obbligazioni nel portafoglio della Banca Centrale Europea e il numero totale delle obbligazioni coinvolte dal programma dal programma Corporate Sector Purchase Programme (CSPP) di acquisti della BCE si è attestato a poco meno di 540 titoli.

Ne deriva che, nonostante alcuni rallentamenti del programma CSPP, le obbligazioni societarie europee continuano a essere sostenute dalla politica della BCE.
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