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Oro, perché una correzione sarebbe una buona occasione di acquisto

Le quotazioni dell’oro, che sono in rialzo del 24% da inizio anno, potrebbero scendere nel breve termine ma fornirebbero una finestra di entrata a nuovi investitori.

24 Agosto 2016 09:21
financialounge -  beni rifugio Columbia Threadneedle Investments diversificazione ETF Mark Burgess materie prime oro

Dopo aver sofferto negli ultimi tre anni, l’oro si sta riprendendo le sue soddisfazioni in questo controverso 2016. Dopo la fiammata nei primi due mesi dell’anno, le quotazioni del metallo giallo hanno ripreso a brillare in occasione dell’esito della Brexit al referendum britannico: dal 24 giugno al primo luglio un investimento in ETF in oro ha fruttato un bel +10% che ha portato a +24% il guadagno in euro da inizio anno.

Da qualche settimana, però, parecchi investitori sembrerebbero preoccupati per le quotazioni dell’oro nel breve termine: ma una correzione dei valori potrebbe rappresentare una occasione di acquisto in ottica di medio periodo. La fonte di maggiore preoccupazione a breve termine è la domanda oro fisico: paesi importatori di oro come la Cina e l’India hanno infatti rallentato in modo significativo le richieste. Ne deriva che il prezzo dell’oro è quasi esclusivamente mosso al rialzo dagli investitori finanziari tramite gli ETF. E questo trading, sebbene l’elevata volatilità dei mercati gioca a favore, è piuttosto affollato e potrebbe procurare una caduta.

Tuttavia, diversi analisti dicono che una correzione del metallo giallo potrebbe rappresentare una buona occasione di acquisto. È senz’altro vero che un maggiore coinvolgimento dei grandi importatori di oro fornirebbe una stabilizzazione al mercato aurifero e alle sue quotazioni ma ci sono tutte le condizioni affinchè i fattori che hanno giocato a favore della rivalutazione dell’oro possano proseguire. A cominciare dalla capacità di diversificazione strategica che l’investimento in oro ha garantito agli investitori. Una qualità che non è ancora stata implementata nei portafogli dei grandi investitori (come, per fare un esempio, gli istituzionali in Cina).

Inoltre l’oro rappresenta ora una valida alternativa al bund tedesco come bene rifugio. Infatti dal momento che il rendimento del governativo decennale di Berlino è in territorio negativo possederlo non offre alcun reddito esattamente come l’oro che, però, resta un bene prezioso fisico.

“La domanda di oro è in forte rialzo trainata, principalmente, dai sottoscrittori di ETF. La domanda complessiva nel primo semestre dell'anno ha toccato nuovi massimi, superando il record del 2009. Sette anni fa ci trovavamo nel bel mezzo della crisi finanziaria globale. Oggi come allora gli investitori considerano chiaramente l'oro come un porto sicuro a fronte del calo dei rendimenti obbligazionari e della volatilità degli asset rischiosi” fa sapere Mark Burgess, Chief Investment Officer EMEA e Responsabile azionario globale di Columbia Threadneedle Investments, secondo il quale la domanda di investimenti alimenta l'ascesa delle quotazioni dell'oro, mentre uno scenario caratterizzato da tassi di interesse più bassi più a lungo nel prossimo futuro continuerà a preoccupare gli investitori.

“Le misure straordinarie di politica monetaria e i tassi di interesse negativi rappresentano un territorio inesplorato per molti investitori, pertanto non ci aspettiamo un calo della domanda, al contrario la domanda beneficerà di questa situazione nell'ambito di una ripresa generalizzata delle materie prime” puntualizza Mark Burgess che, di conseguenza, ha deciso di incrementare l’esposizione alle materie prime, in particolare nei confronti dei metalli preziosi, dei metalli industriali minori (come piombo, zinco e nichel) e del petrolio.
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