Innovazione, l’Italia migliora ma resta sotto la media europea

 

Negli ultimi sette anni, dal 2008 al 2015, la performance italiana nell’innovazione ha guadagnato posizioni, ma resta ancora abbondantemente al di sotto della media europea.
A fotografarlo, con precisione, il rapporto pubblicato dalla Commissione Europea che, come ogni anno, fornisce il quadro della situazione.

La pagella, che si basa sull’elaborazione di 25 indicatori tra i quali ricerca, finanza, impiego delle risorse umane e investimenti, assegnata al nostro paese lo colloca nel gruppo dei cosiddetti "innovatori moderati" con un coefficiente di 0,432: dello stesso gruppo fanno parte anche la Spagna (0,361) e la Norvegia (0,462). Tra gli "innovatori forti", invece, trovano posto la Francia (coefficiente 0,568), l’Austria (0,591) e il Belgio (0,602).

Tra i leader dell’innovazione europea, infine, rientrano Germania (coefficiente 0,631), Svezia (,704) e Svizzera (0,791).
Lo European Innovation Scoereboard mette a confronto i diversi paesi europei, assegnando un punteggio che va da zero a uno incrociando vari parametri: la media europea si attesta a quota 0,521.

I relatori della Commissione, nel presentare il rapporto annuale, hanno avuto modo di sottolineare come, all’interno di ogni paese esaminato, vi siano forti divergenze tra una regione e l’altra: in Italia, in particolare, si sono distinte Piemonte e Friuli Venezia Giulia, in Spagna i paesi Baschi e la regione di Bratislava in Slovacchia.