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Idee di investimento – Azioni – 04 luglio 2016

4 Luglio 2016 14:45
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I millennial, i nati tra il 1980 e il 2000, ritengono che la semplice diversificazione non sia più sufficiente ma deve essere accompagnata anche da una maggiore decorrelazione. È una delle principali evidenze che emerge da un’appendice italiana della Global Investment Survey che Legg Mason ha condotto interrogando i Millennial sulle loro mosse in portafoglio e le ambizioni in ambito finanziario. “Il mercato è cambiato, di conseguenza le soluzioni di investimento devono adeguarsi e rinnovarsi” dichiara nell’articolo “Millennial italiani, ecco le scelte di portafoglio e le richieste ai gestori”, Marco Negri, Country head per l’Italia di Legg Mason Global Asset Management, che poi aggiunge: “L’indagine evidenzia una preferenza degli investitori italiani per le strategie flessibili e slegate da benchmark; è positivo rilevare come gli investitori italiani non si accontentino più della sola diversificazione ma ricerchino una maggiore decorrelazione all’interno del proprio portafoglio di investimenti”.

Resta il fatto che in questi casi, per gli investitori, è essenziale mantenere la calma durante le fasi di maggiore volatilità. Anche perché, le turbolenze di mercato creano dei disallineamenti di prezzo che i gestori attivi e più capaci possono sfruttare per acquisti in ottica di medio lungo termine. Fidelity International, per esempio, ritiene che occorra distinguere tra l’ottica di più breve periodo e l’orizzonte di lungo termine. In particolare, come specificato nell’articolo “Perchè le soluzioni ad ampia delega potrebbero risultare vincenti”, possono essere particolarmente indicati per lo scenario attuale le soluzioni ad ampia delega e più specificatamente i fondi multi-asset a più elevata diversificazione e flessibili. Non solo. Al fine di ottimizzare la stabilità dei portafogli possono rivelarsi utili le soluzioni obbligazionarie gestite con un approccio total return. E per chi persegue la crescita tipica dell’investimento azionario ma teme la volatilità? Per questi investitori si segnalano le soluzioni azionarie a dividendo che hanno saputo ottenere in modo piuttosto costante nel tempo performance superiori all’indice mantenendo al contempo livelli di volatilità inferiori.

Anche secondo Christophe Bernard, Chief Strategist di Vontobel, come sempre accade nei momenti di massima confusione sui mercati, occorre non farsi prendere dal panico e, semmai, osservare attentamente tutto quello che succede per cogliere le opportunità che in questi frangenti si vengono a creare. “Dopo un periodo di turbolenza, ci aspettiamo che i diversi operatori del mercato rimettano a fuoco la crescita economica globale, la politica monetaria e le prospettive sugli utili societari globali. Escludendo qualsiasi evento significativo imprevisto, come per esempio un rallentamento cinese o un capovolgimento drammatico dei prezzi delle materie prime, il quadro complessivo appare migliore di quanto il sentiment degli investitori suggerisca” spiega nell’articolo “Mercati in modalità risk-off, pronti a cogliere le opportunità” Christophe Bernard che ricorda come l’ipotesi di una Brexit non giunge del tutto a sorpresa: basti pensare che la liquidità in cassa ai fondi comuni è vicina a livelli record, il che riflette un sentiment di mercato che, sebbene nelle ultime sedute di Borsa si era lievemente rasserenato, resta tendenzialmente depresso.

Ma su quali azioni orientarsi in questo clima di grande incertezza dei mercati? Nel medio lungo termine ci sono strategie che in passato hanno dimostrato una robusta protezione al ribasso in contesti di forte incertezza economica. Una di queste è quella adottata dal comparto Morgan Stanley [tooltip-fondi codice_isin="LU0360483019"]Global Brands[/tooltip-fondi] la cui filosofia di investimento è quella di investire nelle società di altissima qualità a livello globale, compagnie che hanno fondamentali economici robusti, resistenti e sostenibili nel tempo. “Anche se ci troviamo attualmente in un territorio inesplorato, quello che non è cambiato, e che non cambierà, è la nostra convinzione che le aziende che condividono le caratteristiche che cerchiamo, e che attualmente deteniamo in portafoglio, registrino tipicamente performance migliori in tempi di incertezza persistente” fa sapere nell’articolo “La qualità dei titoli come antidoto alla volatilità dei mercati” il team di gestione del comparto Global Brands di Morgan Stanley IM che investe in titoli moltiplicatori di valore (i cosiddetti “compounders”), prevalentemente in beni di consumo di prima necessità e software, e cerca di evitare investimenti in settori sensibili all’andamento dell’economia e ciclici tra cui i finanziari, i materiali di base, l’energia e gli industriali, settori che in passato hanno dimostrato di essere più vulnerabili agli shock di mercato.

“L’esito del referendum rappresenta un evento essenzialmente politico”, ha tuttavia spiegato nell’articolo “Anche con Brexit le azioni europee restano solide” Paras Anand di Fidelity International, secondo il quale la decisione dei cittadini del Regno Unito porterà incertezza politica e, nel breve periodo, volatilità sui mercati finanziari, ma va considerato che questi eventi impattano solo marginalmente sulle prospettive di lungo periodo delle imprese. In ogni caso, nonostante la Brexit, il responsabile dell’azionario europeo di Fidelity International mantiene una visione molto positiva sull’azionario europeo. “In una prospettiva di medio termine, sia il mercato azionario inglese che quello europeo appaiono molto forti: in primo luogo, le valutazioni sono attraenti in termini relativi rispetto ad altri mercati azionari e rispetto alle medie di lungo periodo, e, in secondo luogo, considerati i rendimenti da dividendi, le azioni offrono agli investitori una buona combinazione di crescita potenziale di lungo termine in termini di capitale e buoni dividendi” spiega Paras Anand.
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