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Credito bancario, in netto miglioramento nonostante il difficile contesto

22 Aprile 2016 09:19
financialounge -  BCE credito al consumo quantitative easing settore bancario
È in atto una ripresa delle condizioni del credito bancario nella zona euro nonostante il difficile contesto. A rivelarlo è l’autorevole indagine trimestrale della BCE (Bank Lending Survey, BLS), condotta tra l’11 e il 30 marzo di quest’anno e appena resa nota nella quale emerge che, nonostante le difficoltà incontrate nei primi mesi dell'anno dal settore finanziario dell'Eurozona, le condizioni dei prestiti standard da parte degli istituti i credito europei hanno continuato nel complesso a migliorare. Si tratta di un messaggio incoraggiante anche perché la domanda di credito ha continuato a mostrare un rafforzamento lungo tutta la linea durante il primo trimestre di quest’anno(dai prestiti aziendali ai finanziamenti per la casa fino ai crediti al consumo): una tendenza che si prevede possa continuare anche in questo secondo trimestre.

Nonostante il sell-off (vendita senza limitazione di prezzo e di quantità) di titoli obbligazionari bancari nel primo trimestre di quest’anno abbia segnalato un netto deterioramento delle possibilità di accesso al finanziamento del debito da parte delle banche nei confronti dei risparmiatori, gli istituti di credito si aspettano un miglioramento della situazione nel corso del secondo trimestre. Ad agevolare il tutto dovrebbe contribuire anche la decisione adottata dalla BCE derivante dal programma di acquisto di asset ampliato (APP, dedicato anche alle emissioni obbligazionarie societarie non finanziarie in euro ad alto rating) e il tasso di deposito negativo sulla redditività e del margine di interesse.

In tutti i casi, i tassi ai minimi favoriscono il ricorso da parte delle famiglie e delle imprese al credito. In base agli ultimi dati dell’ABI (Associazione bancaria italiana), a marzo i tassi di interesse sui prestiti si sono posizionati in Italia su livelli ancora più bassi. Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni si è posizionato al 2,36%, nuovo minimo storico. Nuovo minimo storico anche per il tasso medio sul totale dei prestiti (pari al 3,16%, cioè meno della metà del 6,18%, livello a cui si attestava a fine 2007).

Nel complesso, l’insieme della politica monetaria accomodante della BCE, dell'impatto positivo dei prezzi bassi delle materie prime sulla propensione ai consumi delle famiglie, e della svolta politica fiscale moderatamente pro-crescita, fanno pensare che la ripresa graduale nel credito possa rappresentare uno dei principali driver di crescita dell'Eurozona.
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