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Investimenti, attenzione allo specchietto per le allodole dei dividendi

31 Marzo 2016 09:41

financialounge -  dividendi
iare l’allarme sono gli investitori istituzionali: quasi tre su quattro temono che quest’anno la crescita dei dividendi su scala globale possa rivelarsi inferiore al 5% dopo un +9,3% registrato nel 2015. È quello che emerge da una nuova ricerca promossa da uno dei principali fornitori di ETF in Europa, nella quale affiora anche un’altra preoccupazione, sempre legata alle cedole azionarie: un’ampia maggioranza degli investitori istituzionali sostiene che dovrebbero crescere le cosiddette «trappole di valore», (cioè l’acquisto o di un titolo che, dopo aver liquidato una cedola generosa, perde valore in Borsa in modo brusco, oppure, di un titolo che non distribuisce il dividendo atteso).

Nella stessa indagine, meno della metà degli investitori istituzionali intervistati reputa attendibile la trasparenza dei dati su cui si basa la valutazione della capacità di una società di pagare dividendi interessanti. In pratica, è sempre più difficile trovare titoli che distribuiscano un buon dividendo e, soprattutto, che lo possano mantenere nel tempo o, magari, accrescere nel corso degli anni. Ecco perché non basta affidarsi a un titolo ad alto dividendo e nemmeno a una rosa di titoli con cedole generose. È indispensabile ricorrere a fondi azionari specializzati che, analizzando i bilanci, lo stato patrimoniale, la cultura del management aziendale, il modello di business, e l’andamento delle politica dei dividendi degli ultimi anni, siano in grado di selezionare accuratamente i titoli delle aziende con dividendi interessanti e sostenibili in modo da poter contare su un flusso di reddito abbastanza certo nel tempo.

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