International Editor’s Picks – 07 marzo 2016

Cena di stato stellare alla Casa Bianca giovedì prossimo per Justin Trudeau, aitante primo ministro canadese che grazie alla sua giovane età e al suo fisico da attore di Hollywood spruzzerà un po’ di polvere di stelle sulla Casa Bianca, come scrive l’Associated Press. Obama ha scelto Trudeau per la prima cena in pompa magna nel calendario presidenziale previsto nell’ultimo tratto del suo mandato, l’onore più alto che gli Stati Uniti possano riservare a un alleato e a un amico. Obama resta molto popolare in Canada, scrive impietosa la AP implicando che lo è molto meno in America, e sottolinea che è la prima volta che al Canada viene tributato questo onore da quasi vent’anni, dal 1997 per la precisione. Obama ha accolto con entusiasmo lo scorso novembre la notizia dell’elezione di Trudeau: sono tutti e due dei liberal e parlano lo stesso linguaggio.

Il congresso del Popolo ha messo il timbro sul piano quinquennale del presidente Xi, come da attese. I numeri erano già noti – crescita in rallentamento contenuto al 6,5-7% annuo e debito sotto controllo grazie a un po’ d’inflazione in più. E così, scrive domenica il WSJ online, agli investitori restano le certezze del giorno prima: meno crescita e più debito, una situazione difficile da maneggiare. Non resta che andare spigolare tra le righe del corposo documento per cercare nei dettagli qualche spunto di ottimismo. Una riga dedicata al mercato dell’auto usata potrebbe avere qualche implicazione per i produttori delle grandi case. E magari l’impegno a ridurre l’estensione dei territori destinati alla coltivazione di mais potrebbe far spuntare un sorriso sulle labbra dei coltivatori brasiliani o dello Iowa, visto il calo verticale del prezzo del mais negli ultimi due anni.

Sta per scoppiare anche la bolla dell’arte? Se lo chiede il MailOnline citando la caduta degli utili delle Case d’Aste e il fatto che i prezzi perfino degli autori più quotati di sempre, come Picasso, sono in ritirata. Sia Sotheby's che Christie's stanno portando a casa il 45% in meno di ricavi dalle aste rispetto a un anno prima, la Tete de Femme di Picasso recentemente è stata battuta per 10 milioni di sterline meno rispetto al 2013 mentre anche i prezzi di Ernst sono in caduta rispetto ai massimi. Il mese scorso le vendite in asta cumulative battute da Sotheby's e Christie's sono ammontate a 210 milioni di dollari, contro 381 milioni nello stesso periodo un anno prima e l’anno scorso Christie's International ha riportato un declino delle vendite del 5 per cento dopo cinque anni di crescita consecutiva. Non va meglio da Sotheby's che all’Impressionist and Modern Art ha battuto la Lezione di Piano di Henri Matisse, stimata tra i 12 e i 18 milioni di sterline, per “soli” 10,8 milioni.