Azioni cinesi, quelle quotate a Hong Kong ora hanno sconti significativi

La scorsa settimana, la prima del nuovo anno, ha visto l’indice Shanghai composite (listino nel quale sono trattate le A-share cinesi) perdere il 10,8%: nello stesso arco di tempo, l’indice Hang Seng di Hong Kong (listino nel quale son invece trattate le H-share cinesi) ha lasciato sul terreno il 6,5%.

Secondo Vanessa Donegan, responsabile azionario Asia di Columbia Threadneedle Investments, qualora proseguisse la tendenza di vedere perdere entrambe le tipologie di azioni (A-share e H-share), si potranno generare nuove opportunità perchè le azioni cinesi quotate a Hong Kong vengono scambiate ora a sconti significativi.

D’altra parte, gli investitori privati, che rappresentano oltre l'80% degli scambi sui mercati azionari continentali, potrebbero cercare una qualsiasi scusa per prendere profitto dalle loro posizioni dopo che l’indice delle azioni quotate del continente, il CSI 300, ha avuto un rally di oltre il 30% dai minimi di agosto, mentre l’indice ChiNext ha conseguito uno spettacolare guadagno del 85% nel 2015.

“Giovedi 7 gennaio, per la seconda volta, le autorità cinesi hanno fermato le negoziazioni di titoli, future ed opzioni dopo una caduta del 7% del CSI 300, come stabilito dal nuovo regolamento sulle transazioni in Cina. Tuttavia le azioni cinesi quotate a Hong Kong, dove non c'è alcun regolamento in essere, hanno esteso le perdite dopo la battuta d'arresto nelle borse continentali” fa notare Vanessa Donegan secondo la quale gli investitori potrebbero aver tentato di usare il listino azionario di Hong Kong per coprire le loro posizioni. Alla luce di questa tendenza, la manager ritiene che si possano creare le condizioni per individuare nuove opportunità dal momento che le valutazioni della H-share cinesi quotate a Hong Kong presentano ampi sconti rispetto alle A-share.