Innovazione tecnologica, pausa di riflessione a dicembre

Un lieve arretramento da 35,80 a 35,10 punti. È quanto ha registrato nel mese di dicembre l’Indice di Fiducia sugli investimenti in innovazione tecnologica (Ifiit), accreditato presso il Ministero dello sviluppo economico e l’Agenzia dell’Innovazione. Una pausa di riflessione influenzata da fattori congiunturali, soprattutto di carattere geopolitico (la riaccensione dei focolai di guerra in Siria e Medio-Oriente), ma anche di matrice macro economica (crescita economica lenta, attese per le decisioni in tema di politica monetaria da parte di BCE e Fed). A questo contesto “internazionale” piuttosto contrastato, si aggiunge una realtà italiana ancora tutta da risolvere per quanto riguarda l’erogazione del credito da parte delle banche che è ancora molto frenata, in particolare per quanto attiene i finanziamenti alle piccole e medie imprese.

Nonostante questi segnali di rallentamento, l’andamento tendenziale resta invariato e conferma che l’aumento della propensione ad investire in innovazione tecnologica sembra ormai ben avviato, trainato soprattutto dai comparti dell’automotive (in accelerazione grazie anche alla volontà di investire verso nuove soluzioni), della sicurezza, dell’avionica, e, in seconda battuta, del farmaceutico, e delle biotecnologie. La conclusione di Expo a Milano, invece, sembra aver influito negativamente sul segmento commerciale, sull’edilizia e sul turismo.

Infine, se la Lombardia si conferma la principale regione d’Italia per la propensione ad investire in innovazione, emergono alcune tendenze positive per specifiche zone pugliesi e marchigiane.