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Bond convertibili, come scegliere quelli giusti per il 2016

17 Dicembre 2015 11:03
financialounge -  convertibili Europa GAM GAM Star (Lux) – Convertible Aplha giappone High Yield
Europa e Giappone. Sono questi i mercati nei quali le obbligazioni convertibili dovrebbero beneficiare di più del ciclo economico nel 2016, sebbene quest’ultimo non si profili di certo sfavillante. Asia e Giappone sono invece i mercati nei quali questa tipologia di titoli mostrano maggiore convenienza. Sono queste le conclusioni a cui giunge Jonathan Stanford, gestore del fondo [tooltip-fondi codice_isin="LU0333971942"]GAM Star (Lux) - Convertible Alpha[/tooltip-fondi] nell’analizzare il mercato delle obbligazioni convertibili in vista di un 2016 che vedrà gli investitori ancora alla disperata ricerca di un’alternativa valida al reddito fisso tradizionale che non sembra promettere grandi soddisfazioni.

“Le aree di maggior interesse in Europa, in termini di opportunità di valutazioni, si trovano probabilmente nell’area degli emittenti «periferici», dove il sentiment degli investitori è ancora in sofferenza, ma dove ci sono alcuni segnali di ripresa della crescita che potrebbe tradursi in un restringimento degli spread di credito (extra rendimento dei bond societari rispetto ai titoli di stato) e un incremento dei prezzi azionari” fa presente Jonathan Stanford, secondo il quale, qualora il ciclo dei tassi d’interesse cominciasse a risalire, si potrà assistere ad un incremento nelle nuove emissioni, e di conseguenza, ad una rinnovata opportunità di reinvestire in convertibili bilanciati allo stesso prezzo del titolo sottostante.

“Le opportunità che ci interessano maggiormente, sono i convertibili bilanciati che potrebbero offrire rendimenti positivi (o quasi) e qualche grado di esposizione all’azionario. Tali profili ci permettono di offrire reali alternative per gli investitori obbligazionisti, con un rischio di duration (scadenza media) basso, mentre permettono di lasciare la porta aperta per un eventuale incremento nelle azioni sottostanti” sostiene il manager che, inoltre, non disdegna neppure alcune opportunità nel segmento dei convertibili high yield, dove le azioni sono crollate ma la storia del credito rimane interessante. È il caso, per fare un esempio pratico, del titolo Subsea 1% 2017 con un tasso implicito di rendimento (Yield to maturity) del 4,7%, la cui società emittente continua a riacquistare obbligazioni sfruttando il proprio free cash flow (flusso di cassa disponibile).
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