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Federal Reserve

Oro, le quotazioni oscilleranno tra 1.080 e 1.150$/oncia

30 Settembre 2015 10:26
financialounge -  Federal Reserve GAM oro Stephan Mueller tassi di interesse
Le aspettative nei prossimi mesi sono quelle di alti livelli di volatilità, a causa delle tensioni sui mercati. Una situazione che, di solito, avvantaggia i gestori di portafoglio attivi, che hanno l’abilità di posizionarsi di conseguenza, soprattutto per quanto riguarda la loro esposizione all’oro. Ma che potranno spuntare probabilmente plusvalenze non eccessive dal momento che le quotazioni del lingotto non dovrebbero muoversi al di fuori del trading range compreso tra 1.080 e 1.150 dollari l’oncia. È questo lo scenario disegnato da Stephan Mueller, esperto metalli preziosi di GAM che ricorda come gli asset denominati in dollari, come l’oro, siano sempre influenzati dalla forza del biglietto verde.

“Un dollaro forte spesso ha un impatto negativo sull’oro e viceversa. E quindi è importante monitorare la direzione della valuta statunitense, che può essere un’indicazione della direzione che probabilmente prenderanno il prezzo dell’oro e le azioni legate alle società aurifere” dice l’esperto secondo il quale la Banca centrale statunitense potrebbe potenzialmente rialzare i tassi per la fine di ottobre, in occasione della riunione dei membri del Committee (27-28/10). Se questa volta la Fed effettivamente agirà, il dollaro dovrebbe rafforzarsi e si potrebbe assistere a un immediato calo del prezzo dell’oro (in assenza di significative turbolenze sul mercato).

“E si potrebbe testare il livello di supporto storico a 1.080 dollari per oncia. Se invece la Fed annuncerà un altro ritardo e il dollaro s’indebolirà, il prezzo del metallo giallo potrebbe aumentare e sfondare la resistenza di 1.150 dollari per oncia” puntualizza Stephan Mueller.
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