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Mercato immobiliare, anche in Italia un aiuto al PIL

25 Settembre 2015 09:28

financialounge -  italia PIL settore immobiliare
te incremento delle tasse a vario titolo sul mattone hanno contribuito, insieme alla crisi economica più profonda dal dopoguerra, a mettere in ginocchio il settore immobiliare italiano. Ma ora qualcosa sembra cambiare. In base ad uno studio a cura di Scenari Immobiliari, istituto indipendente di studi e ricerche, effettuato sul mercato immobiliare dei principali paesi europei, in Italia quest’anno il fatturato del settore dovrebbe salire del 3,7%, un aumento ben superiore alla crescita attesa del PIL (stimato tra il +0,6% e il +0,7%), portandosi dai 108,1 miliardi del 2014 fino a quota 112,1 miliardi: un aiuto quindi consistente alla crescita del PIL in Italia.

Un trend che dovrebbe essere replicato (in meglio) il prossimo anno, durante il quale il giro d’affari delle compravendite immobiliari in Italia dovrebbe raggiungere quota 118,15 miliardi: e anche in questo caso il tasso di crescita (pari al +5,4% rispetto al 2015) dovrebbe collocarsi ad un piano più alto rispetto al PIL (che per il 2016 si stima possa attestarsi tra un +1,5% e un +1,7%). Una conferma quindi che il mercato immobiliare anche in Italia, come già negli altri paesi europei (Germania e Regno Unito in particolare), è finalmente in grado di tornare se non proprio a correre almeno a fare meglio della media. Un contributo che, peraltro, potrebbe proseguire anche negli anni a venire dal momento che le quotazioni degli immobili italiani risultano ancora distanti da quelle di cinque anni fa.

Gli esperti di Scenari Immobiliari hanno infatti calcolato l’andamento dei prezzi medi nominali per mercato nei cinque principali Paesi europei, ponendo uguale a 100 le quotazioni del 2010. Ebbene, rispetto a cinque anni fa, i prezzi medi degli immobili residenziali in Italia dovrebbe chiudere alla fine di quest’anno a 92 (cioè l’8% in meno rispetto al 2010), quelli del settore terziario – uffici a quota 89 (-11%) come pure quelli del settore industriale mentre i prezzi medi del settore commerciale si dovrebbero posizionare a 96, cioè quattro punti percentuali al di sotto di cinque anni fa.

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