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Pasquale Corvino

Wall Street, ecco i settori da acquistare e quelli da vendere

11 Settembre 2015 11:04
financialounge -  Pasquale Corvino Wall Street Zest Asset Management
Da inizio anno al 4 settembre scorso l’indice S&P500 di Wall Street aveva registrato una perdita del 6,9%. Sempre al 4 settembre l’ultima stima sui risultati trimestrali del secondo trimestre del 2015 delle aziende americane mostrava, in base ai dati elaborati da Thomson Reuters, un incremento degli utili dell’1,5%: sebbene non si tratti certo di una percentuale sfavillante, è comunque importante notare come sia nettamente migliore al -3% stimato dagli analisti lo scorso 1 luglio.

Alla luce di questi risultati già acquisiti, le previsioni per l’intero 2015 da parte degli esperti di Thomson Reuters indicano un aumento dei profitti aziendali USA dello 0,9% mentre quelli per il prossimo anno si attesterebbero ad un più rassicurante +11,1%. Queste previsioni proiettano il rapporto prezzo / utili (p/e) forward (cioè quello che include gli utili attesi dal 1 luglio 2015 al 30 giugno 2016) dell’S&P 500 a 15,6, un valore inferiore alla media decennale (16,0).

La tesi secondo la quale Wall Street a questi prezzi non è più particolarmente cara, soprattutto in alcuni settori, trova concordi alcuni gestori azionari specializzati sul mercato azionario americano come, per esempio, Pasquale Corvino, Portfolio Manager del comparto [tooltip-fondi codice_isin="LU1216084993"]Zest North America Pairs Relative[/tooltip-fondi] di Zest Asset Management, il quale, pur comprendendo le ragioni che hanno spinto gli investitori alla massiccia vendita dei titoli nelle scorse settimane, pensa che la reazione sia stata eccessiva soprattutto nella fase finale del mese di agosto e che tali prezzi siano attrattivi su un orizzonte temporale di medio periodo.

“La volatilità è salita in maniera significativa riflettendo la forte incertezza e i timori degli investitori. Al contempo la ridotta dispersione ci ha consentito di prendere profitto su alcune posizioni precedentemente poste in essere. Al momento non è possibile escludere ulteriori debolezze e siamo consapevoli dei rischi esistenti, ma non possiamo ignorare questa che consideriamo un’opportunità significativa” sottolinea infatti Pasquale Corvino che, sebbene si aspetti un livello di volatilità elevata nei prossimi mesi, ritiene che alcune nicchie di mercato offrano interessanti profili di rischio/rendimento per la sua strategia di Pairs Trading. Quest’ultima, nota anche come strategia di coppia di trading, è caratterizzata da due posizioni di portafoglio contrapposte nello stesso settore di Borsa o di mercato: una investita al rialzo (quella ritenuta dal gestore sottovalutata) e l’altra al ribasso (la componente di portafoglio costituita da titoli stimati come sopravvalutati).

“Alla luce di queste valutazioni, stiamo incrementando l’esposizione sulla parte lunga (rialzista) del portafoglio, soprattutto sul settore industriale e finanziario, nei quali vediamo le migliori opportunità. Le nuove posizioni long (rialziste) vengono coperte parzialmente dalle speculari posizioni short (ribassiste) perché, sebbene considerate sopravvalutate in relativo, ci sembrano comunque sottovalutate in assoluto. Coerentemente con questo ragionamento, ci poniamo un obiettivo di investimento lordo (rialzista) del 130%, ma con un’esposizione netta (cioè escludendo la componente ribassista di portafoglio) di circa il 20%” conclude Pasquale Corvino.
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