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Idee di Investimento - Azioni - 24 agosto 2015

24 Agosto 2015 14:31
financialounge -  cina Europa giappone idee di investimento india mercati azionari Piazza Affari
“Abbiamo una preferenza netta per i titoli esposti all’Eurozona, inclusi quelli del settore bancario, in cui lo slancio sta migliorando grazie alla ripresa economica. Nel frattempo, la resistenza dei consumatori nell’Eurozona è ben supportata dagli stimoli offerti dai tassi di interesse bassi o negativi, dal basso prezzo del petrolio, dal crescente impulso del credito bancario e dalla domanda ancora inespressa legata alla ripresa dell’Europa periferica” dichiara nell’articolo “Azionario Euro, perché preferire i titoli esposti all’Eurozona” Martin Skanberg, gestore azionario europeo di Schroders, analizzando i potenziali impatti della svalutazione del renminbi cinese. Il manager, al contrario, ha una esposizione limitata ai beni del lusso e al settore automotive, il che dovrebbe rivelarsi un beneficio se questi comparti continueranno a essere in ritardo rispetto al mercato: ciò, tuttavia, non esclude che ci sia sempre la massima attenzione per trovare opportunità legate al disallineamento dei prezzi anche perchè la futura volatilità azionaria, indotta dal mercato valutario, potrebbero in effetti comportare oscillazioni molto significative, che possono essere sfruttate da gestori attivi come Schroders.

D’altra parte le ultime stime degli analisti di Thomson Reuters, aggiornate al 13 agosto scorso e riportate nell’articolo “Azioni Europa, i settori più in salute per affrontare i prossimi mesi”, ipotizzano che, per l’intero 2015, i profitti medi delle aziende dell’indice Stoxx 600 crescano dell’8,4%, trainati dai finanziari (+34,4%), dalle telecom (+29,7%), dai beni di consumo ciclici (+20%) e dagli industriali (+15,5%): sono proprio questi, infatti, i settori che, più degli altri, dovrebbero riuscire a beneficiare del tendenziale miglioramento dell’economia europea. Altri due settori mostrano invece un’attrattiva particolare: l’healthcare, che dovrebbe avere ancora un supporto dai flussi di M&A (fusioni e acquisizioni), e la tecnologia, che tratta a quotazioni non esagerate ed è abbastanza slegata dal ciclo economico (e, quindi, riuscirebbe a fare bene anche in un contesto di minore crescita economica).

Anche la Borsa italiana mantiene un certo appeal. Infatti, pur premettendo che le attuali quotazioni non siano più convenienti come lo erano 12-18 mesi fa, per Piazza Affari il meglio potrebbe, comunque, non essere alle spalle. Secondo il team gestionale di Anima Sgr, come argomentato nell’articolo “Piazza Affari, il meglio (forse) non è ancora alle spalle”, dopo la risoluzione della questione greca, Piazza Affari sembra aver ripreso la sua marcia in territorio positivo. “A nostro avviso permangono le condizioni affinché il 2015 si confermi un anno estremamente a favore del mercato azionario domestico, sostenuto da un contesto di ripresa economica, che porterà ad una crescita degli utili aziendali (a riprova l’indice Pmi manifatturiero dell’Italia a luglio è salito ai massimi da aprile del 2011 a quota 55,3 punti)” sottolinea il team gestionale di Anima Sgr che, pertanto, ritiene che le principali insidie siano prevalentemente esterne (integrità Eurozona, rallentamento economia cinese, più rapido rialzo tassi USA), mentre sul fronte interno appare necessario proseguire l’azione riformatrice per aumentare competitività e attrattività per gli investimenti esteri. “Nei portafogli dei nostri fondi azionari italiani i sovrappesi più significativi restano ancora quelli sul comparto dei beni discrezionali, lusso e media, accanto a quello sul settore dei finanziari. Resta inoltre, trasversalmente la positività sulle società caratterizzate da buon cash flow tale da garantire un elevato dividend yield” rivelano gli esperti del team.

Infine, un occhio particolare deve essere riservato all’Asia che rappresenta una delle regioni con le migliori prospettive per gli investitori alla ricerca di opportunità. È tuttavia necessario affidarsi a gestori specializzati e, a seconda del mercato sottostante, saper osservare ed interpretare correttamente alcuni importanti sviluppi come spiegato nell’articolo “Azionario Asia, cosa occorre sapere su Giappone, India e Cina”. L’azionario giapponese, per esempio, è una delle prime scelte per Ernst Glanzmann, Investment Director di GAM. Secondo lo strategist, gli utili delle aziende nipponiche potrebbero spingersi verso nuovi massimi storici grazie sia a fattori interni (dati macroeconomici, incremento dei consumi sostenuto da livelli record del turismo in entrata, da salari più elevati e da maggiori spese per investimenti) e sia dalla combinazione favorevole di un rilancio dell’economia degli Stati Uniti e dei prezzi delle materie prime costantemente favorevoli che dovrebbero spingere l’economia globale verso una graduale riaccelerazione. In India, invece, è possibile selezionare tra oltre 6.000 società quotate all’interno di numerosi settori. Madhav Bhaktuly, gestore del fondo GAM Star India Equity, ritiene che i tassi di penetrazione pro capite e per famiglia bassi in molte categorie e settori offrano un’occasione straordinaria per comprare titoli di imprese, in grado di generare valore nel lungo periodo. Per quanto riguarda la Cina, infine, è opportuno, secondo Michael Lai, Investment Director di GAM, saper valutare le implicazioni positive che le riforme del paese potranno avere non tanto nel breve quanto nel medio e lungo termine.
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