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Investire a Wall Street, finisce 4 a 2 la sfida tra pro e contro

7 Agosto 2015 16:28

financialounge -  consumi Fondi azionari fusioni e acquisizioni settore energetico settore tecnologico USA Wall Street
ante l’indice S&P500 di Wall Street abbia registrato da inizio anno al 27 luglio una variazione appena positiva (+0,1%), il risparmiatore italiano che avesse investito sulla Borsa USA avrebbe comunque ottenuto delle discrete soddisfazioni.

Infatti i fondi azionari USA hanno guadagnato in media da inizio anno il +10,7% grazie alla rivalutazione del dollaro USA rispetto all’euro. Certo se si confronta questa performance con quella degli azionari Pacifico (+14,1%), degli azionari area euro (+18,6%) e degli azionari Italia (+28,2%) si può constatare che l’aver scelto gli azionari USA ha fatto perdere qualche buona occasione per un extra rendimento. Non solo. Secondo diversi analisti questa forbice di rendimento continuerà a penalizzare Wall Street rispetto alle altre principali Borse internazionali anche nella seconda parte di quest’anno.

Tuttavia, alcuni asset manager fanno presente che se si confrontano i pro e i contro nell’investimento a Wall Street i pro prevalgono sui contro per 4 a 2. Innanzitutto a favore di un investimento nell’azionario USA c’è il predominio della tecnologia, un settore strategico per la crescita di lungo termine ma che è anche sempre più di fondamentale importanza per i listini azionari: basti pensare che Apple da sola, con i suoi oltre 700 miliardi di dollari di capitalizzazione di Borsa, vale più di tutta Piazza Affari.

In secondo luogo le operazioni di M&A (fusioni e acquisizioni) che hanno sostenuto i settori healthcare, hi tech e biotech, dovrebbero proseguire anche nella seconda parte dell’anno e nel 2016 ed estendersi pure ad altri settori. Terzo, il costo dell’energia in continuo calo (grazie anche allo shale oil) fornisce maggiori margini alle imprese e più risorse da spendere alle famiglie. Infine, ma non meno importante, si stima che nei prossimi 30 anni la popolazione americana possa crescere del 10% alimentando il serbatoio delle famiglie giovani consumatrici. 

Sul versante opposto, ovvero tra i fattori che frenano un ulteriore rialzo di Wall Street, ci sono il dollaro forte e le valutazioni di Borsa tirate. Per quanto riguarda poi il probabile rialzo dei tassi da parte della Fed, si stima che possa rivelarsi neutrale per Wall Street: l’aumento dei tassi di interesse è di solito negativo per la Borsa ma stavolta gli investitori potrebbero beneficiare del fatto che il rialzo è la conferma della solidità dell’economia americana.

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