ETP
ETP, l’impatto dei gusti dei clienti sulle scelte del risparmio gestito
3 Luglio 2015 14:29

vero che la convergenza tra prodotti passivi quotati (ETP, cioè l’insieme aggregato di ETF, ETC e ETN), e i prodotti del risparmio a gestione attiva (fondi, sicav e gestioni patrimoniali) sarà sempre più accentuata nei prossimi anni e che i portafogli dei risparmiatori italiani mostreranno una maggiore integrazione tra le due diverse tipologie di prodotti, allora la nuova ricerca di uno dei principali fornitori di Exchange Traded Product (ETP) in Europa, può risultare illuminante per gli asset manager.
Dallo studio di mercato, condotto tra 559 investitori professionali e consulenti dislocati in 11 diversi paesi europei che hanno in portafoglio o negoziano abitualmente in ETP, affiora che coloro che investono in questi strumenti tendono ad utilizzare, in media, tre o quattro differenti categorie di ETP e, soprattutto, sono orientati a mantenere l’esposizione in questi strumenti: a dichiarare questa intenzione è il 78% del campione esaminato.
Alcune differenze affiorano invece tra quanti utilizzano gli ETP passivi e coloro che prediligono quelli attivi. Il 71% del campione ammette di essere attualmente esposto negli ETP passivi: il 37% degli intervistati è disposto ad aumentarne il peso in portafoglio contro il 5% che, al contrario, conta di ridurne la quota. È invece pari al 40% la percentuale del campione che ha rivelato di essere investito in ETP a gestione attiva il 40%: in questo segmento, il 10% sembrerebbe propenso ad aumentarne la quota mentre il 5% opta per un probabile taglio dell’esposizione.
Un interesse crescente emerge poi verso gli ETP basati su strategie con il controllo del rischio: circa un terzo del campione li usa e il 13% ritiene di poterne incrementare il peso in portafoglio nel corso dell’anno. Per le case d’investimento con fondi a gestione attiva, i risultati dell’indagine, sono da considerare una miniera di informazioni in quanto i gusti dei clienti degli ETP ha un impatto diretto o indiretto sui prodotti del risparmio gestito. Si tratta quindi di un guanto di sfida che deve indurre gli asset manager orientati alla gestione attiva a potenziare la loro ricerca interna per garantire le fonti di extra rendimento rispetto agli indici di mercato, le uniche in grado di giustificare l’utilizzo di fondi e comparti di sicav rispetto agli ETP omologhi.
Dallo studio di mercato, condotto tra 559 investitori professionali e consulenti dislocati in 11 diversi paesi europei che hanno in portafoglio o negoziano abitualmente in ETP, affiora che coloro che investono in questi strumenti tendono ad utilizzare, in media, tre o quattro differenti categorie di ETP e, soprattutto, sono orientati a mantenere l’esposizione in questi strumenti: a dichiarare questa intenzione è il 78% del campione esaminato.
Alcune differenze affiorano invece tra quanti utilizzano gli ETP passivi e coloro che prediligono quelli attivi. Il 71% del campione ammette di essere attualmente esposto negli ETP passivi: il 37% degli intervistati è disposto ad aumentarne il peso in portafoglio contro il 5% che, al contrario, conta di ridurne la quota. È invece pari al 40% la percentuale del campione che ha rivelato di essere investito in ETP a gestione attiva il 40%: in questo segmento, il 10% sembrerebbe propenso ad aumentarne la quota mentre il 5% opta per un probabile taglio dell’esposizione.
Un interesse crescente emerge poi verso gli ETP basati su strategie con il controllo del rischio: circa un terzo del campione li usa e il 13% ritiene di poterne incrementare il peso in portafoglio nel corso dell’anno. Per le case d’investimento con fondi a gestione attiva, i risultati dell’indagine, sono da considerare una miniera di informazioni in quanto i gusti dei clienti degli ETP ha un impatto diretto o indiretto sui prodotti del risparmio gestito. Si tratta quindi di un guanto di sfida che deve indurre gli asset manager orientati alla gestione attiva a potenziare la loro ricerca interna per garantire le fonti di extra rendimento rispetto agli indici di mercato, le uniche in grado di giustificare l’utilizzo di fondi e comparti di sicav rispetto agli ETP omologhi.
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