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Piazza Affari, l’extrarendimento sull’Europa può proseguire

22 Giugno 2015 15:30
financialounge -  Anima Sgr mercati azionari Piazza Affari
Negli ultimi due mesi ha lasciato sul terreno il 5,5%. Ma da inizio anno, la Borsa italiana resta abbondantemente positiva (+19,4%) e, ben al di sopra dell’Eurostoxx (+11,9%) e degli altri listini azionari della zona euro: da Francoforte (+12,6%) a Parigi (+12,7%) , da Madrid (+6,5%) a Bruxelles (+9,3%), da Amsterdam (+12%) a Helsinki (+7,3%).

Merito soprattutto di alcuni settori che hanno mostrato un invidiabile stato di salute a cominciare dai beni di consumo (+34,3%), trainati dal segmento auto e componenti (+38,2%), dal commercio (+40,6%), dalla salute (+35,5%), dalle banche (+27,1%), dalle telecomunicazioni (+31,3%) e, ovviamente, anche dai servizi finanziari (35,44%), all’interno dei quali spicca il segmento del risparmio gestito (+46,6%): gli ingenti flussi di sottoscrizione che da inizio anno si sono diretti verso l’industria italiana dei fondi, delle sicav e delle gestioni patrimoniali giustificano infatti la buona impostazione dei titoli di stato segmento.
Ma quel che più interessa gli investitori è sapere se ci siano le condizioni affinchè Piazza Affari possa nei prossimi mesi continuare a fare bene in assoluto e meglio della media della zona euro.

E sembra che gli indizi positivi non manchino come sottolinea il team gestionale di ANIMA Sgr: “La Borsa italiana, nonostante le valutazioni non risultino più a buon mercato come un tempo, resta comunque tra le più promettenti per i prossimi mesi, a maggior ragione se gli utili delle società conosceranno il circolo virtuoso che ci si aspetta. Inoltre, vanno sottolineati i primi concreti segnali di ripresa del contesto macro: anche se occorrerà attendere i dati relativi al secondo trimestre per confermare di aver intrapreso realmente l’uscita dalla recessione, il Pil finalmente è tornato di segno positivo, pari a +0,3%, nei primi tre mesi del 2015. A ciò va aggiunto che la disoccupazione, secondo i dati dell’Ocse, nel mese di aprile è tornata a scendere di 0,2 punti percentuali a quota 12,4%; in discesa anche la disoccupazione giovanile di 1,6 punti percentuali, che si attesta al 40,9% contro il 42,5% di marzo”.
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