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Analyst Survey

Risparmiatori italiani, cresce il bisogno di consulenza

8 Giugno 2015 11:30
financialounge -  Analyst Survey Assoreti consulente finanziario Fidelity International fiducia consumatori Paolo Federici
Gli italiani continuano a risparmiare ma con più fiducia rispetto agli anni scorsi e con una maggiore predisposizione alla consulenza finanziaria. Lo rivela la ricerca «Banche e consulenza finanziaria: il ruolo di oggi e nell’Italia di domani. Opinioni e attese», commissionata a GfK Eurisko dall’Assoreti, l’associazione delle società per la consulenza agli investimenti: il campione dell’indagine era costituito da 2.000 individui capifamiglia, 500 di quali clienti delle reti di promotori, di età compresa tra 30 e 60 anni, titolari di un conto corrente bancario o postale o di una polizza assicurativa, e rappresentativo di dodici milioni di nuclei familiari. In uno scenario che permane incerto, le famiglie italiane sembrano oggi un po’ più fiduciose e si sentono un po’ più sicure rispetto al recente passato: nei primi mesi del 2015 l’indicatore sintetico della fiducia è salito da 54 a 61, quello della sicurezza per la propria famiglia è cresciuto di 9 punti e anche la valutazione complessiva sull’Italia ha mostrato segnali positivi (+ 5 punti nel saldo tra valutazioni positive e valutazioni negative).
Il nuovo sentiment è alimentato dall’aumento della ricchezza finanziaria che, grazie anche al buon andamento dei mercati, è cresciuta alla fine del 2014 a 4.000 miliardi (+3,3% rispetto al 2013). Resta il fatto che, nonostante il miglioramento delle prospettive economiche e sociali, lo scenario attuale continua ad essere considerato più complesso rispetto al passato generando un maggiore bisogno di assistenza e consulenza che conducano all’adozione di prodotti del risparmio gestito ad elevata gestione attiva.
“Con l'intensificarsi della divergenza nei mercati azionari e obbligazionari sarà particolarmente preziosa l'attività di selezione dei singoli titoli, sapendo individuare quelli caratterizzati dalle migliori prospettive e con il profilo rischio-rendimento più favorevole. Riuscire a selezionare efficacemente le migliori opportunità di investimento risulta ancor più premiante in contesti di forti disparità, cioè con un aumento della dispersione dei rendimenti” commenta Paolo Federici, Managing Director Southern Europe and Latin America di Fidelity Worldwide Investment, secondo il quale, per investire con successo, è essenziale esaminare in profondità i fondamentali di ogni società, analizzando anche i concorrenti, i clienti e i fornitori.

“Oltre agli elementi quantitativi è, inoltre, importante prendere in considerazione numerosi fattori qualitativi e bottom_up, quali la corporate governance, l'assetto proprietario e la strategia di gestione. Nel reddito fisso caratterizzato attualmente da tassi ai minimi, per generare rendimenti interessanti senza innalzare eccessivamente il rischio nei portafogli è necessario adottare un approccio di selezione attiva e flessibile delle tipologie di obbligazioni e delle singole emissioni da inserire in portafoglio” spiega Paolo Federici, che poi conclude indicando le soluzioni più adatte al contesto attuale: “Saranno quelle maggiormente diversificate, con ampia flessibilità e capaci di selezionare a livello globale il giusto mix di obbligazioni al fine di ottenere rendimenti interessanti, qualità media sottostante elevata e un profilo rischio-rendimento particolarmente efficiente”.
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