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M&A, l'onda costruttiva del mercato

5 Maggio 2015 10:35
financialounge -  Credit Suisse fusioni e acquisizioni settore immobiliare settore sanitario telecomunicazioni
Oltre 854 miliardi di dollari. A tanto è ammontato il totale complessivo delle operazioni di M&A (fusioni e acquisizioni) nel primo trimestre del 2015 in tutto il mondo: volumi che rappresentano un aumento del 25% rispetto allo stesso periodo del 2014 e che equivalgono all’avvio d’anno più sostenuto dal 2007.
Ben 27 operazioni hanno superato il valore dei 5 miliardi di dollari, cioè il 59% in più rispetto al primo trimestre del 2014. Il numero dei deal di M&A, tuttavia, ha fatto registrare una lieve contrazione: sono state infatti 9.200 le offerte annunciate in tutto il mondo, il tre per cento in meno del 2014. Per quanto riguarda le aree geografiche, da segnalare che negli Stati Uniti le operazioni di M&A nel trimestre hanno toccato i 415,9 miliardi di dollari, il 33% in più rispetto al 2014, mentre nell’Asia-Pacifico i deal di M&A sono stati i più sostenuti di sempre (in particolare da quando Thomson Reuters ha iniziato i rilevamenti nel 1980).
A livello settoriale invece, quelli più attivi sono risultati essere l’healthcare con 110,2 miliardi di dollari, il real estate e le telecomunicazioni, ognuno dei quali ha contabilizzato deal per oltre 50 miliari di dollari.

Un trend che, secondo gli esperti di Credit Suisse Global Equity Resource dovrebbe proseguire anche nei prossimi trimestri per diversi fattori. Innanzitutto, fanno sapere gli analisti di Credit Suisse, è presente una importante capacità finanziaria: il 73% delle imprese europee e il 63% delle società statunitensi possono vantare un rendimento dei flussi di cassa netti che si collocano al di sopra del rispettivo rendimento delle proprie obbligazioni societarie. Su stime prudenti, il combinato della potenza di fuoco dalle liquidità aziendale, del re-leveraging e delle risorse di private equity ammonta a 4.200 miliardi di dollari.
In secondo luogo, dicono sempre gli specialisti di Credit Suisse, la fiducia delle imprese (misurata in base alle rilevazioni statistiche dei CEO aziendali), la contenuta incertezza politica e la vivacità dei mercati azionari, sono attualmente su livelli superiori alla media degli ultimi 10 anni e il 40% al di sotto delle medie di lungo periodo.
Infine, ma non per importanza, in molti casi, i professionisti di Credit Suiss hanno calcolato che è più conveniente acquistare che costruire da zero o sviluppare internamente: ciò è vero al 56% per le compagnie giapponesi, per il 29% per le società dei paesi emergenti e per il 19% per le imprese europee
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