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Borse europee, perché la selettività è essenziale

5 Maggio 2015 09:10
financialounge -  Europa mercati azionari selezione
Il crescente interesse per le opportunità azionarie presenti in Europa trova più di una spiegazione nell’attuale contesto favorevole alle aziende più grandi e meglio posizionate per avvantaggiarsi delle opportunità presenti.
Tra i fattori principali di supporto al Vecchio Continente figurano:• i privati e le imprese hanno accesso a prestiti con tassi ridotti e questo favorisce una ripresa della spesa per i consumi e degli investimenti delle aziende; • il prezzo del petrolio si è attestato su livelli eccezionalmente bassi, facendo così aumentare il reddito disponibile dei consumatori; • il sistema bancario è sano. Le banche europee sono state risanate, hanno requisiti patrimoniali adeguati e, grazie anche alle iniezioni di liquidità sul mercato, sono oggi nelle condizioni per concedere prestiti; • l'Euro è ai minimi degli ultimi 11 anni contro il Dollaro USA, aumentando non di poco la competitività degli esportatori dell’Eurozona sui mercati internazionali;• presenza all’interno dei listini europei di aziende leader nei rispettivi settori, che possono beneficiare di un’esposizione delle proprie vendite alle aree geografiche più solide e con maggiore crescita.
Anche a fronte di un inizio d’anno particolarmente positivo per le borse europee le valutazioni attuali dei listini del Vecchio Continente, nonostante un inizio d’anno particolarmente positivo, sono in molti casi ancora inferiori rispetto alle controparti di altre regioni.
Tuttavia, la selettività è essenziale e, in quest’ottica, Fidelity Worldwide Investment propone il FF European Larger Companies Fund: il comparto di riferimento per chi ricerchi soluzioni azionarie core a gestione attiva capaci di generare crescita nel lungo periodo, difendendo efficacemente i rendimenti nelle fasi di maggiore complessità. Il fondo, in particolare, ricerca in tutta Europa le aziende ad elevata capitalizzazione più solide: compagnie di profilo internazionale, con bilanci robusti e, dunque, con maggiore accesso al credito e che traggono buona parte dei loro fatturati e dei profitti, spesso la maggioranza, da aree al di fuori dell’Europa. Il gestore del comparto, Matt Siddle, predilige in questo momento i titoli legati alla sanità, ai beni di consumo discrezionali e all’informatica: il fondo è invece sottopeso sulle aziende legate alle materie prime, alle telecomunicazioni e ai finanziari.
Questo fondo core mira infatti ad ottenere una performance eccellente nel lungo termine grazie alla selezione dei titoli, riducendo al contempo il rischio di ribasso, in virtù della predilezione per le aziende di elevata qualità e dei solidi processi di controllo del rischio che lo caratterizzano. Grazie alla sua strategia e all’abilità del gestore e dei team di ricerca nell’identificare i migliori titoli, il fondo si è posizionato nel primo quartile sui periodi di 1, 3, 5, 10 anni oltre che dal suo lancio (fonte FIL al 28.02.2015). Questa scelta azionaria difensiva potrebbe rivelarsi dunque vincente per un posizionamento core all’interno dei portafogli in un anno come il 2015.
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