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Fondi comuni, in Europa regnano sempre gli obbligazionari

20 Aprile 2015 10:50

financialounge -  fondi comuni raccolta netta
stria europea del risparmio gestito ha contabilizzato afflussi netti per 65 miliari di euro a febbraio nei fondi comuni di investimento a lungo termine, i prodotti che dichiarano un orizzonte temporale superiore ai 12 mesi. Il risultato, oltre ad essere importante dal punto di vista dei volumi, assume maggiore spessore alla luce del fatto che soltanto 8 dei 33 mercati coperti dall’analisi Thomson Reuters hanno mostrato deflussi netti.

La graduatoria dei paesi che a febbraio ha registrato i maggiori dati di adesioni vede nell’ordine, l’Italia (+5,6 miliardi), la Germania (+4,8 miliardi) e la Svizzera (+3,1 miliardi). Sul fronte opposto, invece, figurano il Regno Unito (-1,8 miliardi), l’Olanda (-300 milioni), e la Danimarca (-200 milioni). Per quanto riguarda invece le categorie di fondi più richieste, in cima si piazzano i prodotti di asset allocation (12,2 miliardi), seguiti dagli azionari Europa (5,8 miliardi), dai fondi di fondi con profilo conservativo (4,9 miliardi), gli obbligazionari euro corporate bond investment grade (4,7 miliardi) e i bilanciati conservativi (4,6 miliardi). I segmenti nei quali, al contrario, sono prevalsi i riscatti nel mese, sono stati l’azionario Nord America (-4,2 miliardi), i fondi obiettivo zona euro a scadenza (-1,7 miliardi), quelli garantiti (-1,6 miliardi) e gli azionari Regno Unito (-1,4 miliardi).

L’indagine mensile a cura degli analisti di Thomson Reuters permette, come di consueto, una prima stima provvisoria sui flussi dei dati del mese di marzo. Guardando infatti i fondi domiciliati in Lussemburgo e in Irlanda (di cui si conoscono già i dati), si può ipotizzare che la raccolta netta mensile del terzo mese dell’anno dei fondi obbligazionari potrebbe attestarsi a 18,6 miliardi di euro, al primo posto davanti ai fondi multi asset (+13,5 miliardi) e ai prodotti azionari (+2,2 miliardi).

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