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International Editor's Picks - 30 marzo 2015

30 Marzo 2015 09:55
financialounge -  financial repression International Editor's Picks Panda Fireworks Group Swiss Re transiberiana
Swiss Re ha coniato un nuovo termine per definire l’azione di stimolo con cui la Federal Reserve ha salvato l’economia e soprattutto Wall Street dall’abisso: financial repression, vale a dire repressione finanziaria. Lo riporta Bloomberg precisando che secondo i conti del colosso della ri-assicurazione ci sarebbe stato un costo elevatissimo pagato invece dai comuni risparmiatori in termini di mancato reddito da interessi, pari a quasi mezzo trilione di dollari, per la precisione 470 miliardi di dollari dalla fine del 2008 a tutto il 2013. Il Quantitative Easing ha riportato il mercato azionario ben sopra i livelli del pre-Lehman, ma la financial repression ha fatto soffrire chi contava sulle cedole dei titoli del Tesoro e tra questi anche le assicurazioni, che investono obbligatoriamente in bond investment grade, e che sono state fortemente penalizzate dai tassi zero, come la stessa Swiss Re, che ha avuto bisogno di un’iniezione di cash da $2,6 miliardi da parte di Warren Buffett durante la crisi. Secondo un indice elaborato appositamente dal gruppo assicurativo la repressione finanziaria ha raggiunto il suo culmine nel 2011-2012 per poi gradualmente allentarsi.
Se c’è un’industria simbolo della Cina antica, quella di prima della globalizzazione, questa è la produzione di fuochi d’artificio. Niente di più lontano dall’high-tech che sta scatenando nel grande paese una vera e propria corsa all’oro, tra IPO miliardarie come quella di Alibaba e centinaia di startup che nascono ogni giorno. Per questo è una notizia, che la Reuters rilancia da Shanghai, che Panda Fireworks Group annuncia di voler diversificare il business tradizionale dei fuochi d’artificio investendo in Internet e società high-tech. A monte della scelta ha indubbiamente giocato la decisione del governo di Pechino di penalizzare pesantemente l’inquinamento atmosferico prodotto proprio dai fuochi d’artificio. Panda Fireworks non è proprio piccolissima, capitalizza circa un miliardo di dollari, ma diventa un nano se paragonata ad Alibaba o altri colossi hi-tech come Tencent Holdings, Baidu e JD.com, che insieme valgono qualcosa come mezzo trilione di dollari, o il produttore di smartphone Xiaomi che non è ancora quotato e viene valutato 45 miliardi, sempre di dollari. Panda non vuol restare fuori da questa bonanza e comincia con un chip da 8 milioni di dollari per creare Panda Technology Investment, uno strumento per puntare su nuove opportunità high-tech.
Da Parigi a San Francisco, o perfino da Londra a New York, in autostrada o in treno. Secondo Vladimir Yakunin, numero uno delle Ferrovie Russe, non è fantascienza ma una possibilità concreta. Secondo quanto riportato su The Siberian Times, Yakurin sta chiedendo al governo di Mosca di prendere in seria considerazione il progetto Trans-Eurasian Belt Development, che darebbe vita al primo corridoio di comunicazione dell’era moderna tra il Pacifico e l’Oceano Atlantico. La nuova ferrovia veloce e la nuova autostrada si estenderebbero lungo tutta la Russia siberiana per traversare lo Stretto di Bering ed arrivare così in Nord America dall’Alaska. Circa 20.000 km in totale, collegati alle due estremità alle reti viarie e ferroviarie esistenti in Europa e negli Stati Uniti. Non sarebbe solo una nuova via di trasporto, ma anche lo strumento per creare nuove città e nuova occupazione in regioni della Russia e della Siberia oggi totalmente abbandonate e sottosviluppate. Lungo le nuove vie di comunicazione correrebbero anche gasdotti e oleodotti, linee elettriche e acquedotti, sempre secondo il visionario Yakunin. Oggi la linea ferroviaria più lunga della Russia e del mondo è quella che college Mosca con Pyongyang, in Corea del Nord: 10.267-km per un viaggio che dura nove giorni.
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