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La sfida tra Europa e Wall Street ora è tutta sui profitti

11 Marzo 2015 09:35
financialounge -  Europa Florence Lombardo profitti aziendali utili Wall Street
Nel 2014 l’indice S&P500 ha chiuso con un rialzo annuo del 12,5% mentre lo Stoxx 600, rappresentativo delle Borse europee, ha riportato un rialzo del 3,9%. Dall’inizio di quest’anno fino a ieri, invece, lo Stoxx 600 vantava un +13,8% mentre l’S&P500 era calato dello 0,7 per cento. È l’effetto, soprattutto, delle divergenti politiche monetarie adottate dalla BCE e dalla Fed.
La banca centrale di Francoforte ha annunciato a gennaio ed avviato dallo scorso 9 marzo, il QE (Quatitative Easing) che prevede l’acquisto di titoli di stato della zona euro per 60 miliardi al mese fino a settembre 2016 (e finché l’inflazione dell’eurozona non si posizionerà intorno ai due punti percentuali). La Fed invece dovrebbe iniziare a "normalizzare" i tassi USA con un primo aumento a giugno o, al massimo a settembre.
Ma ora, secondo gli analisti, il "vantaggio" relativo dei listini europei rispetto a Wall Street si è praticamente esaurito: d’ora in avanti la partita tra l’azionario Europa e quello USA si giocherà sul campo dei profitti. Partendo da due punti fermi. In primis il rapporto prezzo/utili (p/e) dell’S&P500 che viaggia attualmente a quota 17,3 mentre quello dello Stoxx 600 è intorno al 16,5. Valori che, e siamo al secondo punto, sono calcolati proiettando le previsioni dei profitti 2015 che sono stimate in modo molto più ottimistico per lo Stoxx 600 (+7%) rispetto all’S&P500 (+1,7%).
Sarà quindi determinante verificare la dinamica effettiva degli utili annuali sia relativamente alle aziende del nostro continente che delle corporation oltre Atlantico per delineare i possibili trend degli indici azionari dei prossimi. Precisato questo, in ambito azionario i mercati favoriti da Florence Lombardo, Investment Strategy Europe & CH di Credit Suisse, restano Europa, Giappone e Australia, mentre è più prudente sugli USA.
“Le azioni europee traggono vantaggio dal QE della BCE, in particolare tramite il canale valutario, poiché si prevede che l’euro si indebolisca ulteriormente. Inoltre, il moderato miglioramento della crescita economica dovrebbe aiutare gli utili societari e intravediamo un potenziale di recupero per quanto riguarda i margini di profitto. Infatti quest’ultimi restano ben al di sotto dei livelli pre-crisi, a differenza degli Stati Uniti” spiega Florence Lombardo che, all’interno dell’Europa, predilige il mercato tedesco.
“I positivi andamenti sul fronte macroeconomico, le valutazioni ragionevoli e la consistente esposizione verso un euro più debole sono fattori di sostegno. Inoltre la Borsa di Francoforte evidenzia attualmente una dinamica solida, cosicché prevediamo una continuazione dell’outperformance rispetto al benchmark della zona euro. Manteniamo il nostro giudizio positivo sul mercato italiano dal mese scorso. Sebbene Piazza Affari non goda ancora di un sostegno tecnico, i dati macroeconomici hanno di recente sorpreso in positivo e potrebbero continuare a farlo. Inoltre sussiste ancora del potenziale per le riforme e la propensione settoriale verso i titoli finanziari gioca a favore del mercato italiano” conclude Florence Lombardo.
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