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PIL

In 14.000 hanno fatto perdere un punto di PIL all'America

25 Febbraio 2015 16:40
financialounge -  PIL sciopero
Finalmente sabato scorso è arrivato l'accordo, e per le centinaia di mercantili alla fonda in fila nei 30 porti della West Coast americana sono iniziate le operazioni di scarico e soprattutto di carico. Migliaia di tonnellate di merci di ogni tipo in attesa di partire per il resto del mondo, e altrettante in arrivo dalla Cina e altri paesi asiatici, riprendono il percorso verso i mercati di destinazione.
Ma intanto il danno è fatto. L'agitazione dei 14.000 portuali che hanno rallentato il lavoro per una disputa con le compagnie di trasporto merci, in corso da novembre, ha sottratto qualcosa come un punto di PIL all'America nel quarto trimestre del 2014, secondo stime della Deutsche Bank. Infatti il dato è uscito sotto le attese, al 2,6% contro il 5% del trimestre precedente. Colpa del crollo dell'export a sua volta causato dal blocco dei porti da cui partono le merci americane destinate ai mercati asiatici.
I portuali della West Coast sono considerati una vera e propria aristocrazia del lavoro, paghe orarie che viaggiano dai 35 ai 50 dollari e periodi di vacanza ben superiori a quelli di altre categorie. Ricordate i Camalli genovesi? Ecco, di più. Solo che ha differenza dei porti liguri, che proprio a causa di conflitti sindacali furono surclassati da Rotterdam e altri porti del Nord Europa, i 30 porti della West Coast non hanno alternative. I portuali hanno il coltello dalla parte del manico. E lo usano, costi quel che costi.
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