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Le fiere al centro del Piano Straordinario per il Made in Italy

13 Febbraio 2015 14:00
financialounge -  finanziamento Made In Italy
Presentato lo scorso 6 febbraio a Milano il progetto dedicato al potenziamento del comparto fieristico nell’ambito del Piano Straordinario per il Made in Italy: le Fiere del nostro paese diventano il fulcro per la valorizzazione del Sistema Paese. Nel corso della presentazione, organizzata da AEFI (Associazione Esposizioni e Fiere Italiane), il Viceministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, insieme al Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, e al Presidente di AEFI Ettore Riello, hanno illustrato il ruolo previsto dalle fiere nell’ambito del «Piano straordinario per il Made in Italy», sponsorizzato dallo stesso viceministro.
Il Piano, infatti, che come noto prevede per il 2015 uno stanziamento di 261 milioni di euro destinati a supportare la crescita del Paese nell’anno dell’EXPO, partendo da un’analisi dei punti deboli del sistema italiano (come la scarsa attività di promozione delle imprese e l’assenza nella gran parte delle aziende della capacità di raggiungere importanti e stabili livelli di export), mira a potenziarne e valorizzarne gli asset esistenti. In quest’ottica sono stati identificati e inseriti nel Piano cinque principali aree di intervento, tra cui «il potenziamento dei grandi eventi in Italia», che prevede il supporto a numerose manifestazioni fieristiche che in questi anni sono cresciute in Italia e all’estero, quale strumento dell’internazionalizzazione delle imprese, cogliendo così l’invito da tempo avanzato da AEFI e dal comparto fieristico di cogliere e sfruttare le fiere quale strumento di politica economica.
Sono oltre 40 le manifestazioni fieristiche, organizzate in Italia e all’estero che potranno contare su finanziamenti complessivi per 48 milioni di euro, destinati a potenziare e sviluppare le attività da loro già messe in campo nel supporto alla crescita e internazionalizzazione delle imprese: incoming di operatori esteri, organizzazione di eventi sui mercati stranieri a maggior potenziale di sviluppo, incontri di formazione e strumenti per facilitare l’incontro di domanda e offerta nel corso delle manifestazioni.
Tra i principali criteri utilizzati per individuare gli eventi figurano la posizione di leadership occupata dalla fiera nello specifico segmento di mercato (cioè l’importanza che l’evento riveste a livello globale per gli operatori del settore), le potenzialità di crescita futura, le sinergie tra i poli fieristici e la possibilità di svolgere operazioni congiunte di filiera/settore all’estero (per le fiere fuori dal territorio nazionale).
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