tax free

Acquisti tax-free in Italia, è l’ora di cinesi, sudcoreani e americani

6 Febbraio 2015 10:30

financialounge -  tax free
i cinesi, sudcoreani e americani a fronte di una forte contrazione di russi e giapponesi. Può essere sintetizzata così la panoramica sugli acquisti di turisti esteri nel nostro paese nel 2014. Il segmento del cosiddetto tax-free, che vale nel suo insieme qualcosa come oltre 8 miliardi di euro di giro d’affari, ha inevitabilmente dovuto fare i conti con gli impatti valutati pagandone le conseguenze.
Infatti i cittadini russi, che negli ultimi anni mostravano tassi di crescita sia in termini di numero di scontrini che di volumi movimentati, nel 2014 hanno chiuso con un calo del 16% sia per la perdita di valore del rublo (più che dimezzato rispetto alla valuta unica europea) e sia per l’instabilità geo-politica dovuta alla crisi ucraina che ha ridotto i viaggi da Mosca in Italia. Stessa dinamica anche per i giapponesi (-19%), sui quali ha influito la debolezza dello yen. Per contro hanno invece giocato a favore del settore l’operatività dei cinesi che, in virtù del loro aumento di spesa (+13% rispetto al 2013), hanno guadagnato la quota maggiore di mercato (25%), sopravanzando i russi (arretrati al 24%). Molto bene anche i sudcoreani (+18) e gli americani (+6%), che si posizionano al terzo posto come volumi di spesa annua.
Resta comunque il fatto che il settore ha registrato un calo del 3% del giro d’affari dopo ben sei anni durante i quali era riuscito a inanellare continui aumenti. Gli addetti ai lavori fanno tuttavia notare che lo scontrino medio (pari a 733 euro) mostra un incremento del 2%: in testa alla graduatoria dei cittadini extra UE più spendaccioni nel nostro Paese figurano quelli di Hong Kong (1.115 euro), seguiti dai cinesi (895 euro) e dai russi (654 euro). Per quanto riguarda infine le città che più attirano i turisti esteri tax-free, Milano è ampiamente in testa (37% del totale), seguita da Roma (19%), Firenze (6%), Venezia (3%) e Verona (2%).

Read more:
Trending