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Consulentia 2015, indagine sui servizi d’investimento in Europa

5 Febbraio 2015 09:52
financialounge -  consulentia 2015 MiFID II promotori finanziari reti di distribuzione
“La sfida di quest’anno sarà adottare una prospettiva europea”, ha commentato la professoressa Paola Musile Tanzi, Centro di Ricerca Baffi-Carefin e Università Bocconi, in occasione della presentazione della ricerca «I servizi di investimento in Europa. Modelli di business e impatto della Mifid2», al convegno inaugurale di Consulentia2015, Professionisti in Capitale, la manifestazione dedicata a promotori e consulenti finanziari che si ritrovano a Roma e che si concluderà oggi.

Quanto emerge dall’indagine condotta per ANASF è che l’Europa è costituita da tanti unicum e che a livello europeo il Roe (return on equity) del gruppo degli operatori specializzati appare sensibilmente migliore rispetto al gruppo dei global players in tutto il periodo considerato, e cioè dal 2009 al 2013. “Il nostro modello paga”, ha commentato il Presidente ANASF Maurizio Bufi, il quale richiamando le parole dell’economista Jean-Paul Fitoussi, intervenuto a Consulentia2015, ha aggiunto: “È necessario puntare alla crescita del Paese. In quest’ottica è indispensabile che anche la politica sostenga in tutte le iniziative le attività che creano business, e tra queste anche la professione di promotore finanziario”.

La ricerca 2015, in particolare, ha aperto al confronto europeo tra gli operatori specializzati nella distribuzione di servizi finanziari. La scelta consisteva nell’analizzare operatori specializzati, leader nel settore della distribuzione di servizi di investimento, con matrice nei Paesi della Old Europe, ovvero Italia, Francia, Germania, Spagna, Olanda e Regno Unito. A livello europeo la Direttiva MiFID 2 entrerà in vigore dal gennaio 2017 mentre la normativa RDR (Retail Distribution Review) è già in vigore dal gennaio 2013 nel Regno Unito e dal gennaio 2014 in Olanda.
Per effettuare l’analisi comparata sono stati allestiti i due campioni, uno composto da realtà specializzate (15) e un altro costituito da global players (12): il periodo di osservazione delle 27 realtà europee va dal 2009 al 2013. Dall’indagine è emerso, come specificato sopra, che il modello specializzato di distribuzione dei servizi di investimento in Italia è un unicum, ma anche in Europa ogni Paese ha le sue specificità: in pratica tanti «unicum» non facili da comparare.
Per quanto riguarda MiFID 2, affiora invece che è ancora presto per valutarne gli impatti sugli operatori specializzati sebbene esistano esempi che forniscono una significativa indicazione come, ad esempio, Banca Fideuram, che vanta un tasso di crescita del servizio di consulenza del 519,2% dal 2009 al 2013.
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