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Perché rimaniamo prudenti sulla crescita dell’Eurozona

23 Gennaio 2015 09:40
financialounge -  crescita economica quantitative easing
“Le misure annunciate dall’Eurotower non avranno un effetto radicale sui fondamentali dell’Eurozona: rimaniamo quindi prudenti sull’outlook di breve e medio termine della crescita economica per l’area della moneta unica” commenta così l’annuncio del QE di Mario Draghi Olivier Arpin, economista di Union Bancaire Privée (UBP) per il quale, i dettagli presentati in conferenza stampa dal presidente della BCE hanno riservato qualche sorpresa ma anche elementi di delusione.

“Le cifre annunciate oggi sono vicine a quelle circolate negli ultimi giorni, ma la Banca centrale europea è comunque riuscita a superare le attese. Come lasciato intendere, con il nuovo programma di acquisto asset per circa 1.100 miliardi di euro, il bilancio dell’Eurotower tornerà ai livelli del 2012: questo ha rafforzato la credibilità dell’Istituto di Francoforte” ha affermato Olivier Arpin che ha poi aggiunto:
“Il fatto che Mario Draghi abbia promesso di continuare con queste misure «finché non vedremo un adeguamento sostenuto dell’inflazione» è stato poi una bella sorpresa. Per quanto riguarda invece gli elementi di delusione, la condivisione del rischio sarà solo parziale (pari al 20%), ma il calo dei tassi di interesse di lungo periodo dei Paesi periferici registrato dopo la conferenza stampa di Draghi sembra dimostrare che questo non è un problema per i mercati, almeno al momento”.
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