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Investire al tempo della deflazione, istruzioni per l’uso

22 Gennaio 2015 14:45
financialounge -  come investire deflazione giappone
Secondo la maggioranza degli economisti e degli analisti internazionali la deflazione non si dovrebbe configurare in Europa nei prossimi mesi. Tuttavia, sebbene in minoranza, le percentuali di chi paventa una possibile deflazione non sono tali da escluderla del tutto. Ecco perché alcuni asset manager cominciano a studiare quali tipologie di investimenti sarebbero in grado di limitare i danni derivanti da una contrazione strisciante dei prezzi al consumo.

In base agli studi statistici si può affermare che, di norma, la deflazione è un male soprattutto per il mercato azionario tuttavia un’analisi più accurata è in grado di dimostrare che la realtà è molto più sfumata in quanto particolari settori di Borsa e stili di gestione risultano influenzati in modo diverso dalla deflazione. Sfortunatamente esiste un solo valido esempio per misurare quale sia stato l’impatto della contrazione dei prezzi al consumo su stili e performance di settore: quello del Giappone.

L’analisi condotta dal 1990 in poi sui mercati del Sol Levante evidenzia che gli investitori hanno privilegiato l’esposizione alle società con dividendi elevati e sostenibili nel tempo e alle imprese caratterizzate da una storia di forte crescita degli utili e di valore, evitando, invece, i gruppi a più grande capitalizzazione (molti dei quali, però, erano banche e assicurazioni) e i titoli di crescita.

L’analisi settoriale dimostra inoltre che le preferenze sono state indirizzate verso i settori a più elevato export (materiali di base, tecnologia e industria) presumibilmente perché la deflazione ha indebolito lo yen mentre i prezzi dei prodotti venduti al di fuori del Giappone non sono stati influenzati dalla deflazione giapponese. Gli esperti fanno inoltre notare che le materie prime (in particolare oro, rame, petrolio) hanno una correlazione instabile con inflazione e quindi fornirebbero un riparo debole alla deflazione. Al contrario il settore immobiliare e i terreni hanno dimostrato di sapersi districare bene durante le fasi di contrazione dei prezzi al consumo. Lo stesso comportamento che hanno mostrato i titoli obbligazionari del credito investment grade in Giappone al culmine del periodo di deflazione.
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