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Anasf solleva il caso dei "silenti Enasarco"

21 Novembre 2014 16:00
financialounge -  ANASF enasarco Maurizio Bufi
“Oltre all’assurdo giuridico cui siamo sottoposti, ai promotori finanziari iscritti ad Enasarco è anche preclusa la totalizzazione dei contributi. Tale singolarità ha generato, nell’ambito dei promotori finanziari, un fenomeno distorsivo e iniquo, denominato il caso dei "silenti Enasarco" e che rappresenta un’anomalia, tutta italiana, per la quale a una doppia contribuzione obbligatoria non corrisponde la possibilità di totalizzare, né di richiedere la liquidazione dei contributi versati, salvo rari casi. È questo il caso di molti promotori finanziari che hanno già svolto attività lavorativa nel settore bancario, e solo successivamente optano per l’attività di promotore finanziario. Ne discende che per questi professionisti la contribuzione pensionistica ad Enasarco sarà sostanzialmente a fondo perduto” ha dichiarato Maurizio Bufi, Presidente Anasf, nel corso dell’audizione di Anasf nell’ambito dell’indagine conoscitiva avviata dalla Commissione Bicamerale di controllo sull’attività degli enti gestori.

Maurizio Bufi ha inoltre aggiunto, alla palese iniquità di trattamento, tutta la preoccupazione relativa alla situazione gestionale e finanziaria della Fondazione, ritenuta ormai definitivamente compromessa.

“Anche la dismissione generalizzata degli immobili rappresenta a nostro parere un ulteriore grave errore, sia in termini di ricavi derivanti dalla vendita degli stessi sia sui rendimenti netti relativi agli investimenti in strumenti finanziari” ha peraltro puntualizzato Maurizio Bufi che, nella memoria presentata alla Commissione, ha richiamato in maniera esplicita anche le modifiche contenute nel nuovo Statuto Enasarco e contestate dall’Associazione, relativamente ai meccanismi di elezione delle rappresentanze degli iscritti nella governance dell'ente, che ancora vedrebbero modalità elettive favorevoli allo status quo, piuttosto che ad una democratica competizione elettorale, in cui anche i promotori possano avere la possibilità, al pari di altri soggetti, di una propria rappresentanza.
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