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Mutui delle famiglie italiane, a ottobre è boom

18 Novembre 2014 10:20
financialounge -  crisi famiglie italiane mutui settore bancario
Più 22,1% rispetto ad ottobre 2013 e +13% rispetto ai primi 10 mesi dell’anno scorso. Sono le brillanti performance della domanda dei mutui da parte delle famiglie in base alle rilevazioni del Barometro CRIF relativo al mese di ottobre 2014. Si tratta dell’incremento più elevato dalla fine del 2009 ad oggi sebbene il dato relativo all’importo medio dei mutui richiesti nei primi 10 mesi dell’anno, pari a 124.174 euro, risulti in calo del -2,6% rispetto al pari periodo dello scorso anno (quando l’importo medio era pari a 127.523 euro) e del -10,3% rispetto al 2008, cioè alla vigilia dell’attuale crisi economica.

Analizzando poi le classi di importo nell’aggregato dei primi 10 mesi dell’anno si evidenzia come nella distribuzione delle richieste di mutui la fascia inferiore ai 75.000 euro e quella di importo compreso tra i 75.000 e i 100.000 euro siano le uniche a far registrare un aumento, pari rispettivamente a +1,5 punti percentuali e +0,3 punti percentuali. Dal punto di vista della durata dei mutui richiesti, invece, l’incremento più sostenuto è quello registrato nella classe compresa tra i 10 e i 15 anni (+0,6% rispetto al pari periodo 2013): al contrario, la classe tra i 25 e i 30 anni, pur rappresentando la quota maggiore sul totale, pari al 27,2%, è quella che ha fatto registrare la contrazione più consistente (-1,1 punti percentuali). Infine, in relazione all’età dei richiedenti, la fascia compresa tra i 35 e i 44 anni si conferma essere quella prevalente, con una quota pari al 34,7% del totale, seguita da quella tra i 25 e i 34 anni (27,6%).

Secondo gli esperti di settore, la fase peggiore che ha caratterizzato il mercato negli anni scorsi è ormai alle spalle e il consolidamento della domanda di mutui, anche grazie alle importanti iniziative di sostegno che sono state varate, induce ad un cauto ottimismo. In ogni caso, l’offerta da parte degli istituti di credito continuerà ad essere condizionata dall’esigenza di tenere attentamente sotto controllo la qualità dei crediti erogati per evitare di ampliare i già consistenti volumi di crediti inesigibili e incagliati.
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