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Cambi valutari in un contesto di ripresa divergente

18 Novembre 2014 12:00
financialounge -  dollaro euro GAM inflazione mercati valutari
Una conseguenza della crescente divergenza tra l’economia statunitense e quella europea. Sintetizza così Joachim Corbach, Head of Commodities and Currencies di Swiss & Global AM il continuo deprezzamento della divisa unica europea degli ultimi mesi rispetto al dollaro.

Per l’esperto, inoltre, l’inflazione persistentemente bassa ha suscitato crescenti timori relativi a una spirale deflazionistica discendente. Un contesto nel quale la BCE ha annunciato ulteriori misure di politica monetaria più espansive. Tra queste, anche un programma di acquisto di strumenti cartolarizzati e di obbligazioni ipotecarie: secondo Joachim Corbach , oltre ai tassi ai minimi storici, anche l’annuncio dell’ampliamento del bilancio della banca centrale dovrebbe ridurre le possibilità di ripresa dell’euro per un certo tempo.

“Sul fronte opposto, la Federal Reserve statunitense (Fed) ha recentemente annunciato l’ulteriore riduzione e la successiva sospensione degli acquisti di attività. In realtà il presidente della Fed, Janet Yellen, ha lasciato trapelare che i tassi rimarranno bassi ancora a lungo a causa della capacità inutilizzata sul mercato del lavoro e della crescita economica moderata. Le previsioni del FOMC suggeriscono tuttavia un primo intervento sui tassi già prima della metà del 2015. Il differenziale d’interesse rispetto all’area euro dovrebbe quindi ampliarsi ulteriormente, imprimendo slancio al dollaro statunitense” fa sapere Joachim Corbach per il quale, dopo il netto apprezzamento del dollaro USA e in un’ottica di diversificazione, è opportuno sovrappesare altre valute rispetto all’euro: l’esperto di Swiss & Global Am, in particolare, privilegia il dollaro canadese, il dollaro statunitense, la corona norvegese e la sterlina britannica.
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