fusioni e acquisizioni
EMEA, gli acquisti e le fusioni in uscita triplicati in un anno
5 Novembre 2014 14:00

imi 10 mesi di quest’anno il controvalore delle operazioni di M&A (fusioni ed acquisizioni) di imprese dell’EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) verso il resto del mondo è praticamente triplicato, balzando dagli 80 miliardi del 2013 ai 238 attuali.
Il podio delle nazioni da cui sono partite gli ordini di acquisto dall’EMEA verso imprese e gruppi di altre aree geografiche mondiali, è composto dalla Germania (28% del totale), dall’Irlanda (15%) e dal Regno Unito (14%). Per quanto riguarda invece i paesi target delle operazioni di M&A partite dall’EMEA in testa ci sono gli Stati Uniti, con il 75%, seguiti a distanza dalla Corea del Sud (4%) e dall’Australia (4%). In aumento pure i flussi totali delle operazioni di M&A che dalle altre parti del mondo si sono dirette verso società con sede nei paesi dell’EMEA: l’ammontare complessivo risulta in crescita del 44% e si attesta a 232 miliardi di dollari.
A comandare il plotone degli stati da cui sono partiti gli ordini di M&A verso l’EMEA ci sono gli USA (con il 69% di quota di mercato), seguiti dal Canada (8%) e dalla Cina (7%). Gli obiettivi di questi flussi in ingesso verso l’EMEA si sono indirizzati prevalentemente verso imprese irlandesi (25%), del Regno Unito (18%) e francesi (12%). Da segnalare, infine, che il saldo tra flussi in uscita (238 miliardi) e quelli in ingresso (232 miliardi), è in rosso per 6 miliardi contro un attivo di 81 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno.
Il podio delle nazioni da cui sono partite gli ordini di acquisto dall’EMEA verso imprese e gruppi di altre aree geografiche mondiali, è composto dalla Germania (28% del totale), dall’Irlanda (15%) e dal Regno Unito (14%). Per quanto riguarda invece i paesi target delle operazioni di M&A partite dall’EMEA in testa ci sono gli Stati Uniti, con il 75%, seguiti a distanza dalla Corea del Sud (4%) e dall’Australia (4%). In aumento pure i flussi totali delle operazioni di M&A che dalle altre parti del mondo si sono dirette verso società con sede nei paesi dell’EMEA: l’ammontare complessivo risulta in crescita del 44% e si attesta a 232 miliardi di dollari.
A comandare il plotone degli stati da cui sono partiti gli ordini di M&A verso l’EMEA ci sono gli USA (con il 69% di quota di mercato), seguiti dal Canada (8%) e dalla Cina (7%). Gli obiettivi di questi flussi in ingesso verso l’EMEA si sono indirizzati prevalentemente verso imprese irlandesi (25%), del Regno Unito (18%) e francesi (12%). Da segnalare, infine, che il saldo tra flussi in uscita (238 miliardi) e quelli in ingresso (232 miliardi), è in rosso per 6 miliardi contro un attivo di 81 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno.
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