Assogestioni

Risparmio gestito, raccolta netta al traino dei fondi comuni

24 Ottobre 2014 11:30

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il 70 per cento. È questa la percentuale che fa capo ai fondi comuni nella raccolta netta mensile di settembre registrata dall’intero settore dell’asset mangement in Italia.
Secondo i dati appena diffusi da Assogestioni, su 8,5 miliardi di saldo mensile complessivo, oltre 6 miliardi sono stati firmati dai fondi comuni mentre i restanti 2,5 miliardi sono riconducibili alle gestioni di portafoglio, cioè l’aggregato delle gestioni di portafoglio degli investitori istituzionali (1,7 miliardi) e delle gestioni retail (782 milioni).

In tutti i casi, grazie anche all’andamento tendenzialmente positivo dei mercati finanziari, il mese di settembre permette di toccare all’industria italiana dell’asset management il nuovo record storico a 1.522 miliardi: il 54,1% di questo ammontare, pari a 823 miliardi, fa capo alle gestioni patrimoniali mentre il restante 45,9%, pari a 699 miliardi è rappresentato dagli asset dei fondi comuni.

A proposito, i dati di settembre confermano l’alto gradimento per i fondi flessibili con 3,2 miliardi di raccolta netta positiva. Molto bene anche le nuove adesioni ai fondi obbligazionari (2,1 miliardi) mentre sia i prodotti bilanciati (856 milioni) che quelli a vocazione azionaria (186 milioni) sono riusciti comunque a mantenere in attivo il saldo mensile. Cosa che, invece, non è riuscita ai fondi monetari che registrano un bilancio mensile in rosso (-220 milioni a settembre) che va ad ampliare il deficit da inizio anno (-3,3 miliardi).

Osservando gli asset complessivi, sono i fondi obbligazionari a primeggiare con 305 miliardi (46,5% il market share): un controvalore superiore alla somma delle due categorie di fondi che seguono e cioè i flessibili (140 miliardi e 21,3% di quota di mercato) e gli azionari (con 137 miliardi e 20,9% di quota di mercato).

Per quanto riguarda poi la ripartizione di mercato tra i fondi comuni di diritto italiano e quelli esteri, sono questi ultimi a prevalere nettamente con il 69,4% di quota di mercato (e 455 miliardi di patrimonio in gestione) contro i 200 miliardi (30,6%) dei fondi di diritto italiano: le casse comuni made in Italy però a settembre si sino prese una piccola soddisfazione riuscendo a incamerare 3,8 miliardi di raccolta netta contro i 2,3 miliardi dei fondi esteri.

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