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Compagnie assicurative, focus sulle infrastrutture UE

17 Ottobre 2014 15:15

financialounge -  infrastrutture rendimenti tassi di interesse
sicuratori stanno attirando le attenzioni dei responsabili politici dell'Unione Europea che sono alla disperata ricerca di soluzioni capaci di stimolare gli investimenti in progetti infrastrutturali a lungo termine indispensabili per alimentare una ripresa economica solida e sostenibile.

La Commissione europea, il braccio esecutivo della UE, sta per pubblicare le nuove regole sul capitale delle compagnie assicurative che dovrebbero prevedere requisiti più limitati per gli investimenti in fondi transfrontalieri (cross-border) focalizzati su progetti a lungo termine: a confermarlo è stato Klaus Wiedner, capo dell'unità assicurazioni e pensioni del dipartimento della commissione per i servizi finanziari.

Questi particolari fondi, che dovrebbero beneficiare di un passaporto per essere collocati in tutto il blocco delle 28 nazioni UE, sarebbero orientati verso investimenti a lungo termine e in infrastrutture con l’obiettivo di fare in modo che non ci siano ostacoli per investire visto che le autorità UE sperano che ingenti flussi di denaro possano essere incanalati in specifici progetti da promuovere a livello europeo. A tale scopo, la Commissione sarebbe proiettata a definire una ponderazione del rischio inferiore per gli investimenti in quei fondi.

Si tratta di un capitolo di rilievo all’interno del cosiddetto Solvency II, l’insieme di regole che dettano i requisiti di capitale degli assicuratori europei. La soluzione che si vorrebbe adottare per questi fondi a lungo termine si rivelerebbe quindi un ottimo strumento di impiego delle ingenti risorse delle compagnie assicurative. Infatti, i bassi tassi di interesse stanno pesando sui rendimenti del settore assicurativo pensionistico, che è ancora prevalentemente investito in attività a reddito fisso quali obbligazioni governative e societarie.

Gli stessi assicuratori hanno richiesto alla Commissione di ridurre gli oneri di rischio sugli investimenti in progetti infrastrutturali, come le reti elettriche e le strade, per invogliarli a spostare una quota maggiore dei loro investimenti verso tali impieghi a più alto rendimento.

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