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Asia

Il testimone della crescita passa alle azioni asiatiche

15 Ottobre 2014 14:10
financialounge -  Asia fondi comuni liquidità mercati azionari
Sono diversi i fattori a sostegno della rinascita dei mercati asiatici: le valutazioni relative, il rallentamento dell'Europa, le politiche di allentamento monetario a livello globale, l'effetto degli incentivi e delle riforme in Cina, la maggiore tranquillità sulla scena politica tailandese e le grandi aspettative nei confronti dei nuovi leader in India e Indonesia. Un contesto nel quale la crescita dei mercati azionari che è iniziata a Wall Street, prima, e continuata nel Vecchio Continente, dopo, trova adesso il suo nuovo driver per proseguire la marcia nei prossimi trimestri nel continente asiatico.

“Oggi è infatti l'Asia a correre, per una serie di motivi che è opportuno illustrare” sottolineano gli esperti di Fidelity Worldwide Investment che poi aggiungono: “In primo luogo le valutazioni. In termini assoluti le quotazioni azionarie sono prossime alle medie di lungo periodo. Su base relativa, però, dopo un periodo di performance sostenuta dei mercati sviluppati occidentali, le valutazioni dei mercati asiatici sono interessanti. Inoltre, diversamente dalla ripresa dell'economia americana, che sembra essere molto solida, il quadro europeo comincia a perdere attrattiva e questo fa sì che una parte del denaro precedentemente affluito in Europa stia cominciando a dirigersi verso l’Asia”.

Inoltre, grazie all’aumento della liquidità (garantita soprattutto dalle nuove manovre espansive annunciate dalla BCE e dalla Bank of Japan), cresce anche la probabilità che gli asset più dinamici (quali le azioni degli emerging markets e, quindi, anche dell’Asia emergente) registrino performance superiori alla media di mercato. Il ritorno in auge dell'azionario asiatico è peraltro visibile nei dati sui flussi: la maggior parte dei mercati azionari asiatici pubblica informazioni sul livello degli acquisti esteri e i dati mostrano che, con una certa costanza negli ultimi 5 mesi, gli investitori stranieri sono stati acquirenti netti su tutti i mercati asiatici. Un'ulteriore conferma arriva anche dai dati sui flussi dei fondi comuni asiatici, che sono stati oggetto di forti acquisti negli ultimi mesi. Tra i fondi che hanno riscosso maggiore successo spiccano quelli specializzati sulle piazze finanziarie di Cina, Corea e Taiwan.

C’è poi un terzo fattore di supporto fondamentale al ritorno in auge dei mercati asiatici: il miglioramento della percezione che gli investitori hanno della Cina. Un atteggiamento che può essere riconducibile a due ragioni principali.
“In primo luogo la politica accomodante varata dal governo cinese per aiutare l'economia nazionale a raggiungere i target di crescita annuale del PIL. Il secondo fattore trainante del recente rafforzamento del mercato cinese è rappresentato dall'impatto fondamentale della riforma delle imprese di Stato: nel lungo periodo, il programma di riforme dovrebbe spostare il potere economico dalle imprese di Stato verso il settore privato” spiegano i professionisti di Fidelity Worldwide Investment.

Nel resto dell'Asia, le recenti elezioni in India e in Indonesia hanno risollevato il sentiment nei confronti di questi due mercati. Entrambi i paesi hanno eletto nuovi leader che hanno un approccio concreto e favorevole alle aziende, e che intendono intervenire in maniera decisa per ridurre la corruzione e per alleggerire la macchina burocratica. “India e Indonesia, rispettivamente secondo e quarto paese al mondo per popolazione, si trovano in una fase di sviluppo relativamente iniziale ed hanno prospettive di crescita sostenute. Se uno di questi Paesi, o entrambi, iniziassero davvero ad accelerare sotto la nuova guida politica, si vedrebbero effetti straordinariamente positivi non solo per il Paese in questione e per l'Asia, ma anche per il mondo intero” concludono gli specialisti di Fidelity.
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