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Idee di investimento - Obbligazioni - 6 ottobre 2014

6 Ottobre 2014 09:40

financialounge -  idee di investimento mercati obbligazionari
sibilità che le valutazioni di attività rischiose, quali le obbligazioni societarie, rimangano sugli elevati livelli attuali dipenderà in primo luogo dalle politiche monetarie delle banche centrali.

Gli investitori in obbligazioni dovranno incrementare la propria flessibilità, poiché i mercati manterranno l’asticella dei rendimenti su livelli bassi: in questo contesto il team di gestione di ETHENEA suggerisce di puntare sulle obbligazioni in dollari USA che, come spiegano nell’articolo “L’obbligazionario in dollari USA esprime valore” offrono una buona combinazione in termini di extra rendimento rispetto ai bund tedeschi e di potenziale rivalutazione del biglietto verde.

BNP Paribas Investment Partners preferisce invece assumere una posizione sovrappesata nel debito del Messico (in dollari USA) rispetto ai Treasury decennali americani. Inoltre, sempre negli Stati Uniti, dal mese di aprile la società mantiene una posizione lunga (rialzista) nei contratti swap sull’inflazione a 5 anni e sui titoli societari high-yield rispetto a quelli investment-grade, soprattutto per l’aumento del carry (l’extra rendimento rispetto ai governativi di pari durata). BNP Paribas IP, nell’articolo “Le azioni restano in posizione neutra nonostante le pressioni al ribasso” rivela poi un lieve sovrappeso nelle obbligazioni societarie high-yield europee in virtù del carry favorevole, e giudica positivamente anche il carry offerto dai titoli dei paesi emergenti denominati in valuta locale.

A proposito di bond dei paesi in via di sviluppo, nell’articolo “Le prospettive dei mercati obbligazionari e delle valute emergenti” Michael Biggs, Investment Manager GAM ritiene che le motivazioni fondamentali a sostegno dei mercati a reddito fisso emergenti restino intatte e rimane ottimista sulle prospettive di questo segmento obbligazionario. Per il gestore, il contesto macro è favorevole ai bond in valuta locale dal momento nonostante la debolezza delle valute emergenti che, in gran parte, può essere attribuita al dollaro forte che ha sempre mostrato una forte correlazione con le divise dei paesi in vi di sviluppo: un rischio dal quale è possibile però coprirsi, precisa Michael Biggs, con una posizione lunga sul dollaro. Nel complesso, la buona situazione degli Stati Uniti e la resilienza dell’Europa offrono per il gestore un contesto positivo per l’asset class.

Contesto positivo per credito, high yield e obbligazioni convertibili, infine, dal punto di vista del Comitato Investimenti mensile Natixis Asset Management.
“Nonostante l’aumento di volatilità registrato a inizio settembre a seguito del fallimento di tre holding del Banco Espirito Santo e della scissione dell’istituto portoghese in due entità separate, abbiamo osservato un graduale ritorno della propensione al rischio fino al discorso pronunciato da Mario Draghi a Jackson Hole, che ha innescato un rally dei mercati obbligazionari e degli asset rischiosi. Le aspettative nei confronti della BCE sono forti, poiché le operazioni TLTRO (operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine) dovrebbero fornire un sostegno duraturo alle emissioni finanziare e dare slancio al credito in generale. La liquidità contribuisce a sostenere il mercato, e le emissioni del mercato primario continuano a registrare una domanda superiore all’offerta” afferma il Comitato investimenti nell’articolo “View positiva su credito, high yield e convertibili” nel quale emerge una view positiva anche sulle obbligazioni convertibili e sugli high yield.
“Il giudizio sulle convertibili è legato principalmente alla controperformance delle azioni nel corso dei mesi estivi e al calo delle valutazioni dei titoli convertibili. L’andamento del mercato azionario sarà un fattore decisivo per la performance attesa. Confermiamo la nostra esposizione, con un delta (l’esposizione percentuale al mercato azionario) superiore al benchmark” argomenta il Comitato che, a proposito invece del segmento high yield (sul quale ad agosto spiccava una view neutrale) aggiunge: “Dopo un agosto in cui gli spread hanno ripreso a contrarsi, il mercato registra nuovamente flussi in entrata. In un contesto di tassi di interesse esigui, il rendimento medio del mercato, per quanto storicamente basso, continua ad attrarre nuovi investitori alla ricerca di rendimento relativo. Inoltre, mentre i fondamentali societari rimangono favorevoli, l’attività sul mercato primario dovrebbe ripartire”.

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