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Come dire stop agli investimenti nei combustibili fossili

24 Settembre 2014 09:05
financialounge -  petrolio settore energetico sostenibilità
Il primo ateneo a passare all’azione è stato l’Hampshire College, una piccola università del Massachussetts che già nel 1979 era stato la prima scuola americana a disinvestire dal Sud Africa. Poi, via via, si sono aggiunti l’Unity College, il College of the Atlantic, in Maine, e lo Sterling e il Green Mountain College in Vermont: in poco tempo le iniziative per sollecitare il disinvestimento dalle azioni delle società attive nei combustibili fossili si sono moltiplicate ed ora hanno raggiunto anche l’Europa e l’Australia.

L’obiettivo è chiaro: l’umanità non deve e, soprattutto, non può permettersi di superare i due gradi di riscaldamento del pianeta, cioè il confine su cui convengono i grandi della Terra. Per non superarlo tutti gli abitanti del pianeta possono contare su un margine di possibili emissioni per circa 500 miliardi di tonnellate di anidride carbonica che, agli attuali livelli di emissione, significa consumi per appena 40 anni.

Ecco perché è necessario fermare l’industria del petrolio, del carbone e del gas prima che ignori le raccomandazioni della scienza mettendo in grave pericolo l’intera umanità. Per raggiungere questo obiettivo, il movimento intende usare le armi del libero mercato: in particolare punta a privare le compagnie energetiche delle risorse economiche. Per questo si mira al disinvestimento dei titoli in portafoglio.

Molte istituzioni, tra le quali le università americane, detengono azioni di diverse compagnie: chi è d’accordo sul fatto dei danni provocati dalle fonti fossili, deve necessariamente smettere di fare profitti con le azioni delle compagnie che lavorano in quell’ambito e vendere i titoli in portafoglio.

Si tratta ormai di una vera e propria campagna internazionale di “Fossil fuel divestment” che sta interessando gli investitori responsabili di mezzo mondo. Un movimento che è arrivato in Australia dove per il 18 ottobre è stato organizzato un evento di massa dedicato al fossil fuel divestment. Si inviteranno gli australiani ad andare presso la propria banca e chiudere pubblicamente il conto nel caso in cui l’istituto non accetti di smettere di finanziare il business dei combustibili fossili.
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