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Cain Hoy

Ora l’M&A può prendere piede anche nel calcio

15 Settembre 2014 16:50
financialounge -  Cain Hoy calcio fusioni e acquisizioni milano Tottenham Hotspur
La conferma è arrivata venerdi dalle edizioni online di alcuni autorevoli quotidiani inglesi: il proprietario della squadra di club inglese di calcio Tottenham Hotspur, Joe Lewis, ha ammesso di aver incontrato i rappresentanti di Cain Hoy, una società di private equity americana.

Secondo le prime indiscrezioni, confermate anche da fonti della stessa Cain Hoy, si tratterebbe del primo incontro tra le parti dopo le dichiarazioni di Joe Lewis, che nei giorni scorsi aveva fatto sapere che era pronto a ricevere offerte per rilevare il club partendo però da una valutazione base di un miliardo di sterline (oltre 1,25 miliardi di euro) comprensiva del nuovo stadio. Una valutazione che, qualora andasse in porto su questi valori, proietterebbe la cessione del Tottenham al primo posto, nella classifica di tutti i tempi relativa alle acquisizioni di squadre di calcio, davanti a quella da 1,076 miliardi di dollari della Red Football Ltd per rilevare nel maggio 2005 il Manchester United e a quella da 1,058 miliardi di dollari della KSE Uk inc per acquisire il controllo dell’Arsenal nell’aprile 2011.

Un’operazione che sarà seguita, probabilmente, con molta attenzione anche dalla Fininvest, a cui fa capo il 99,9% del Milan. La finanziaria della famiglia Berlusconi, ha dichiarato più volte di essere alla ricerca di un socio di minoranza per rafforzare il potere finanziario della società di calcio. Fininvest, nell’ultimo esercizio chiuso il 31 dicembre 2013, ha contabilizzato in 361,42 milioni il valore della partecipazione del Milan basandosi su una perizia commissionata a un esperto indipendente. Tenendo conto però anche dei debiti netti (che ammontavano a 256,32 milioni) la valutazione complessiva del Milan arriva a toccare 617,74 milioni: questo è infatti il livello minimo per chi volesse acquistare una quota (o la maggioranza) del Milan senza provocare una minusvalenza nel bilancio Fininvest.

Secondo gli addetti ai lavori, non è da escludere che nei prossimi mesi si registrino altre operazioni di acquisizione del controllo o di quote di minoranza di altri club europei in vista del cosiddetto fair play finanziario, anche perché non tutte le società di calcio possono permettersi l’aumento di capitale da 114 milioni deliberato in agosto dal Borussia Dortmund, grazie al contributo di 80 milioni degli sponsor Puma e Signal Induna.
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