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La conoscenza, la scelta e le potenzialità dei prodotti SRI

31 Luglio 2014 14:30
financialounge -  ambiente assicurativi comunicazione governance mercati azionari pensione rendimenti social responsibility
Nell’articolo “Gli italiani e la responsabilità sociale degli investimenti” abbiamo sintetizzato gli elementi principali emersi dall'indagine condotta da Doxametrics "Gli italiani e la responsabilità sociale degli investimenti" presentata nel corso della Settimana dell'Investimento Sostenibile e Responsabile.
Questo articolo intende invece approfondire quanto è emerso, più in particolare, relativamente alla conoscenza dei prodotti SRI (socially responsible investing), alla scelta dei prodotti di investimento e alle potenzialità dei prodotti SRI.

La conoscenza dei prodotti SRI
Il 23% degli intervistati ritiene di conoscere i prodotti SRI, il 48% di averne sentito parlare ma di non sapere esattamente di cosa si tratta e il restante 29% non ne ha mai sentito parlare. Inoltre la conoscenza degli strumenti finanziari collegati agli investimenti SRI appare frammentata e poco specifica, anche tra chi ritiene di conoscere questa tipologia di prodotto: l’attribuzione più frequente avviene per i fondi comuni (citata dal 49% degli intervistati), i fondi pensione (30%), i prodotti assicurativi (24%) e le azioni (20%) mentre gli altri strumenti ottengono meno citazioni. Tra chi ritiene di aver già investito in aziende con politiche di sostenibilità la consapevolezza sui contenuti e sui temi specifici non è diffusa: circa la metà di questi soggetti (47%) dice di non conoscere o di conoscere ma di non sapere esattamente di cosa si tratta.
Peraltro, i concetti associati ai prodotti di investimento SRI sono legati al contenuto di prodotto e di servizio (in particolare al rapporto tra intermediari finanziari e investitori). L’esigenza di trasparenza nella gestione degli investimenti e di tutela nei confronti dei clienti sono aspetti citati da 4 intervistati su 10. Per un risparmiatore su 4 gli aspetti ambientali, sociali e di governance hanno un elevato impatto sulle scelte di investimento: la scarsa conoscenza del tema, la situazione economica attuale (oltre il 60% degli intervistati ha ridotto i propri consumi nell’ultimo anno) genera incertezza circa la profittabilità degli investimenti SRI (per il 36% di intervistati i temi ambientali, sociali e di governance potrebbero mettere a “rischio” i profitti).

La scelta dei prodotti di investimento
Tra tutti gli aspetti esaminati, l’andamento dei tassi di rendimento è l’elemento più rilevante nell’orientare le scelte di investimento: un risparmiatore su 2 lo cita. Il risparmiatore orientato all’investimento «responsabile» è più sensibile alla sfera valoriale dei propri investimenti, tuttavia anche per lui è centrale l’attenzione sui rendimenti. Come lo sono la propria banca e/o assicurazione, con il ruolo del promotore/consulente: elementi centrali nella proposta e nella consulenza per il 60% del target, quasi la metà dei quali (28%) dichiara di investire solo in prodotti consigliati. Inoltre, il processo decisionale si inserisce nella cerchia familiare ristretta: quasi la totalità del target (93%) effettua le sue scelte da solo o con il partner, solo una piccolissima parte allarga le consultazioni al resto della famiglia. Buona parte dei risparmiatori (21%) non si ritiene soddisfatto delle proprie scelte di investimento, il 26% non le rifarebbe, il 61% è incerto a riguardo. La fiducia degli intervistati è omogenea verso il proprio brand (banca o assicurazione) e il canale di relazione (promotore, filiale, …) con un punteggio medio pari a 6,4 (su un massimo di 10), mentre la fiducia verso l’industry (istituzioni finanziare nel complesso) è più critica, si attesta a 5,4: in quest’ultimo caso la quota di risparmiatori fiduciosi nel «sistema» non supera il 4%, verso il proprio brand e il referente è superiore al 10%.

Le potenzialità dei prodotti SRI
L’ultimo capitolo dell’indagine è focalizzato sulle potenzialità dei prodotti SRI che risultano molto ampie: il 47% sarebbe disposto a modificare le proprie scelte d’investimento per aziende che si differenziano positivamente per aspetti sostenibili e responsabili. In caso di proposta in questo ambito, il 45% è disposto ad investire parte dei suoi risparmi in investimenti SRI: buona parte (57%) investirebbe oltre il 10% del proprio patrimonio scelta coerente rispetto al grado di conoscenza (discreta) dei prodotti SRI. Il potenziale dei prodotti SRI appare quindi elevato, tuttavia la domanda di soluzioni d’investimento sostenibili e responsabili oggi non è adeguatamente supportata a livello informativo.

Cosa fare per colmare il gap?
Gli esperti consigliano una focalizzazione sugli aspetti di comunicazione per aumentare conoscenza, consapevolezza e familiarità. Nell’ambito della comunicazione occorre ricordare che, oltre alle tematiche di tutela ambientale e dei diritti umani e sociali, le aspettative si concentrano su trasparenza, chiarezza e tutela. Sul versante di come comunicare, infine, è indispensabile capitalizzare il ruolo degli intermediari finanziari e delle persone che sono in contatto con gli investitori privati e che hanno costruito una relazione di fiducia.
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