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Beni rifugio, è l’argento l’alternativa all’oro

30 Luglio 2014 14:05

financialounge -  argento cina oro
uirsi delle tensioni geopolitiche internazionali ha riacceso i riflettori sui cosiddetti beni rifugio, tra i quali, in pole position, figura l’oro. Secondo alcuni osservatori però, c’è un’alternativa molto più promettente all’acquisto del metallo giallo in ottica di bene rifugio: l’argento. Il prezzo dell'argento è aumentato del 10 per cento dalla fine di maggio, più del doppio dei guadagni in oro, obbligazioni e azioni.

Questo è avvenuto però dopo un crollo di tre anni, durante i quali il prezzo dell'argento è sceso del 50 per cento, contro il -30% dell’oro e il +60% dell'indice S&P500. Fino a poco tempo fa, l’argento deteneva il triste primato di essere una delle poche asset class rimaste nell'universo di investimento che non aveva fatto guadagnare negli ultimi anni. Lo scorso 14 luglio, sui timori che la Fed potesse alzare i tassi di interesse prima del previsto, le quotazioni dell’argento hanno subito un calo del 2,2 per cento e lo stesso è accaduto all’oro. Entrambi i metalli preziosi, hanno poi ripreso a salire.

Ma i fondamentali dell’argento appaiono solidi: sta beneficiando di un calo dell'offerta totale, di una ripresa nella produzione e di aumento della domanda dalla Cina. Va ricordato che soltanto il 10 per cento circa dell'oro è utilizzato per scopi industriali, mentre il suo prezzo viene movimentato dal sentiment del mercato in quanto gli investitori spesso si precipitano ad acquistarlo come un rifugio sicuro.

Nel caso dell’argento, invece, circa la metà della domanda proviene da usi industriali, dai telefoni cellulari ai pannelli solari. L'altra metà, come per l'oro, è utilizzato per gioielli e come riserva di valore. Questa versatilità dell’argento come una sorta di alternativa di metallo di valore all’oro può metterlo nella giusta condizione per rappresentare un’interessante diversificazione di portafoglio per gli investitori stanchi (o preoccupati) dell’equity: oltretutto, come abbiamo visto, il prezzo dell’argento risulta sensibile al miglioramento dell'economia globale.

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