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Lotta alla corruzione, leva per l’azionario emerging markets

22 Luglio 2014 16:00
financialounge -  corruzione Matt Linsey mercati azionari mercati emergenti
La corruzione non scomparirà nel giro di pochi giorni, né di pochi anni, ma anche piccoli miglioramenti potrebbero far sì che lo sconto al quale i titoli azionari dei Mercati Emergenti attualmente scambiano rispetto alle controparti dei mercati sviluppati si riduca.

È questa la convinzione espressa da Matt Linsey, gestore del GAM Star North of South EM Equity Fund che si dichiara cautamente ottimista sulla possibilità che il tema della lotta alla corruzione possa dare un’effettiva spinta all’azionario dei mercati emergenti, nel caso siano fatti ulteriori passi in avanti.

I segnali provenienti dall’India sono piuttosto incoraggianti. Nel paese asiatico la vittoria alle elezioni di Narendra Modi ha fatto nascere prospettive di miglioramento della governance e delle politiche economiche.
Anche gli altri mercati dove a breve sono programmate elezioni politiche hanno mostrato buone performance, alla luce della speranza che l’esperienza positiva indiana possa ripetersi. Le elezioni indiane potrebbero infatti preannunciare una maggiore attenzione generale sul tema delle riforme, alimentata dalla pressione proveniente dalla classe media.

“Sebbene sia meno probabile che le elezioni in Indonesia, Turchia e Brasile producano risultati tanto eclatanti come quelle indiane (e i leader cinesi non devono confrontarsi con le urne), le classi dirigenti restano sempre più sotto esame” precisa Matt Linsey che poi aggiunge:

“Nei mercati emergenti, il crescente malcontento per la corruzione, il clientelismo e l’inefficienza degli organi di Governo sta spingendo i politici a riconsiderare le proprie posizioni. Probabilmente, i leader cinesi hanno fatto finora più degli altri nella lotta contro la corruzione, con indagini pubbliche e centinaia di condanne per manager e funzionari. Le vere società private in Cina, svantaggiate rispetto alle controparti a controllo pubblico a causa delle condizioni preferenziali di finanziamento, erogazione di licenze e permessi, assistono ora a un cambiamento del quadro operativo.
In Brasile, cresce la consapevolezza riguardo ai danni causati alla compagnia di bandiera Petrobras dalla corruzione e dai sussidi al carburante”.
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