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La Grande Rotazione sta per scattare in Giappone

4 Luglio 2014 14:15
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"Il ruolo della Bank of Japan (BOJ ) è finito e ora il mercato conta sul Government Pension Investment Fund (GPIF)" ha dichiarato sibillino Akihiro Ohara, responsabile del trading in Giappone presso Société Générale che ha poi aggiunto: "Mi aspetto che il fondo pensione cambi la sua asset allocation intorno a settembre".

Secondo Akihiro Ohara, insomma, gli investitori azionari, stanchi di aspettare la spinta decisiva da parte della banca centrale giapponese, dovrebbero finalmente aver trovato un nuovo grande alleato capace di attuare la grande rotazione, cioè il trasferimento, almeno di una quota, dell’ingente liquidità e reddito fisso verso l’equity: il GPIF vanta infatti un attivo di bilancio pari all’equivalente di 956 miliardi di euro.

Se lo scenario ipotizzato da Akihiro Ahara prenderà effettivamente corpo in autunno, le previsioni positive sull’indice Topix della Borsa di Tokyo potrebbero essere più concrete: in base a un sondaggio condotto da un importante broadcaster finanziario gli investitori e gli analisti ipotizzano per l’indice quota 1.400 punti entro la fine dell'anno, cioè un aumento dell’11 per cento rispetto agli attuali valori.

"I dati economici e le prospettive aziendali suggeriscono che il Giappone sta superando l'aumento delle tasse" ha riferito Kazuhiro Miyake, chief strategist di Daiwa Institute of Research di Tokyo che ha poi proseguito "Per questo i fondi pensione pubblici potranno aumentare la loro quota azionaria in più fasi contribuendo a migliorare le condizioni di mercato in termini di domanda e offerta”. Yasuhiro Yonezawa, capo del comitato investimenti del GPIF, ha ammesso che il più grande fondo pensione del mondo potrebbe cambiare la sua strategia dopo agosto.

In base alle aspettative di analisti e investitori, il GPIF dovrebbe incrementare da 12% al 20% l’esposizione alle azioni giapponesi e diminuire dal 60% al 40% la quota in bond in yen. Hideyuki Ishiguro, strategist senior presso Okasan Securities Co. a Tokyo mette però in guardia dai facili entusiasmi: "Gli investitori hanno comprato azioni giapponesi fino a giugno basate sulle aspettative generali: liquidità, switch di portafoglio, maggiore propensione al rischio. Ma da luglio saranno portati a guardare ai fondamentali economici e non credo che il mercato salirà molto quando gli investitori si concentrano sulla crescita e sugli utili societari".
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